Paoblog.net

Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Io e la mia libreria…

© Francesco Mignano

© Francesco Mignano

Non equivocate, non sono diventato il proprietario di una libreria. 🙂

Questa mattina ho posto una domanda agli amici: come scegli i libri da acquistare?

Immaginiamo la scena. Entri in libreria e…cosa succede, come ti muovi,cosa cerchi?

Partendo da questo spunto, mi sono messo a pensare cosa avrei risposto io.

La mia libreria preferita, di fatto l’unica nella quale vada, almeno una volta al mese se non due, è la Feltrinelli di Piazza Piemonte, a Milano.

Se vado da solo, preferisco il sabato mattina, essere già lì per le 10, orario di apertura, in modo da potermi muovere senza troppa gente intorno.

Cosa scelgo, come lo scelgo…

Prima un’occhiata generale, a caccia di offerte dedicate ai possessori di Cartapiù, edizioni economiche e/o promozioni.

Leggo molto, troppo per il mio portafogli. Ed i libri in prima edizione ormai hanno costi esagerati.

22 € per un libro? Ne compro più di 40 all’anno. E’ necessario contenere i costi, tanto più che diversamente da una volta, ho perso l’idea del possesso del libro per sempre.

Tranne pochi volumi, li metto in vendita, sia tramite il Blog nella categoria dedicata oppure tramite un paio di siti specializzati;  una parte li libero, dato che sono un bookcrosser da parecchi anni. E qui si apre un discorso a sè di cui parlo in un altro post.

Finita la prima selezione, puramente “economica”, passo a quella razionale e mi dirigo nella zona Gialli e nella limitrofa sezione dedicata ai Romanzi storici.

Cerco gli autori preferiti ed intanto prendo in mano, sfoglio, leggo, tutti i libri che per un motivo o per l’altro mi ispirano.

Scrivo qualche appunto sulla Moleskine oppure fotofrafo le copertine, per ricordare titoli od autori da sorvegliare con il tempo. Se il libro è di un autore preferito, leggo la trama e la prima pagina. In genere le prime righe del libro sono sufficienti per decidere l’acquisto o meno.

Quando possibile cerco di leggere più pagine e se quando chiudo il libro mi resta la curiosità di sapere come continua la storia, allora è un libro da acquistare. Se mi lascia perplesso o, peggio, non mi piace, va da sè. Non è lui.

Ora passo la palla all’amico Miro che ci racconta….

L’ultima volta che sono andato in libreria è stato quando, su indicazione del buon Paolo, sono entrato alla Fnac per prendere “Il quinto giorno” ; l’ultimo libro acquistato invece è “Il manuale della Corsa” di Albanesi, acquistabile solo su internet..

Proprio internet sta purtroppo mutando il mio rapporto con la lettura e specialmente con le librerie: un tempo ciondolare in libreria per uscirne con un libro dopo averne sfogliati venti era il mio passatempo preferito, ora, e proprio la richiesta di Paolo mi dà lo spunto per meditare su questo, nelle librerie non ci vado praticamente più.

Continuo ad acquistare regolarmente un sacco di libri, sia per il piacere di leggere che per documentarmi di volta in volta su qualche argomento, ma la ricerca sul web ha ormai preso il posto del pellegrinaggio in tutte le librerie di Latina alla ricerca dell’autore x o del titolo y. In genere acquisto su Bol o su Ibl, solo se per caso passo di fronte ad una libreria prima di ordinare quello sto  cercando allora lo  prendo di persona.

Il fatto è che apparte il tempo a disposizione, che è sempre poco, da quando vivo nel veronese non ho riferimenti in fatto di librerie.  Quando invece ero un giovane studente, apparte le frequentazioni delle librerie fornitissime latinensi, quello che  adoravo era passeggiare per Roma dopo le lezioni.  Due erano le mete preferite  nelle mie lunghe passeggiate: Ricordi a Piazza Indipendenza e la  libreria che si trovava dentro Stazione Termini.

Quando andavo da Ricordi dividevo equamente il mio tempo fra i dischi e le varie biografie dei miei strumentisti preferiti, poi mi avviavo verso la Stazione, non riuscivo mai  a resistere alla tentazione di entrare un attimo in libreria e finivo sempre per perdere il treno ( e per spendere i miei pochi soldi…)

Bei tempi, ora vivo in una ridente cittadina di 35000 abitanti che una vera libreria nemmeno ce l’ha…..

Lasciamo ora la parola all’amico Francesco…

Ho un rapporto molto vivo e direi sentimentale con le librerie. Anzitutto, il vivere in una grande città come Roma, la possibilità di godere di bastevole tempo libero unitamente alla passione di passeggiare nella città fa sì che mi fermo spesso nelle librerie anche solo a curiosare tra gli scaffali.

E devo dire che negli ultimi anni nella Capitale c’è stato un proliferare di librerie e catene librarie, nonché di tantissime librerie tematiche, private ma anche gestite dal Comune. Inoltre trovo bellissimi i tanti book shop museali sorti ultimamente e variegati nelle tematiche e nei luoghi.

Non solo nei musei, infatti, ma anche in corpi recuperati all’interno delle varie Ville comunali: a Villa Borghese c’è la libreria del cinema, a Villa Pamphili quella del teatro, a Villa Torlonia quella del liberty, della decorazione, delle vetrate artistiche ma anche della scienza specificamente per i ragazzi…

Per quanto riguarda gli acquisti, preferisco, però, le piccole librerie e specificamente quella piccola ma fornitissima che sta a piazza Mazzini. Mi piace, infatti, l’idea di stabilire un rapporto con i gestori, chiacchierare, scambiarsi idee, pareri e consigli. Ma il mio rapporto con libri e librerie è anche ancestrale e professionale. Essendo cresciuto tra i libri, tra scrittori e critici letterari ho cominciato a bazzicare librerie prima ancora che sapessi leggere.

Mi piace, quindi, anche l’idea di libreria come luogo d’incontro: a Roma, spesso, vengo invitato in libreria per la presentazione del libro di un amico e in questi casi rivedo persone, scambio chiacchiere con chi non sentivo da tempo, conosco nuovi amici. Mi piace, in queste occasioni, sentire gli attori leggere brani di romanzi: in una occasione del genere, con successiva cena a casa di amici, ho conosciuto, per esempio, Nanni Moretti…

I libri sono legati alla mia professione: per anni ho realizzato le copertine, per esempio, della e/o, di Vallecchi, di Mondadori Illustrati e altri editori piccoli. Per questo mi piace andare in libreria anche solo a guardare copertine, toccare e annusare le pagine…

Inoltre ho realizzato due volte l’immagine coordinata per una libreria: nel primo caso di un punto vendita Mondadori a Formia (con marchio autonomo da me disegnato), nel secondo caso per la Libreria dei Sette di Orvieto, situata in una torre medievale nel centro storico che ho preso come simbolo per il logo.

Il proprietario di questa libreria, fra l’altro, da due anni gestisce il primo corso di laurea breve per librai presso l’Università Cà Foscari di Venezia. Ho anche disegnato marchio, manifesti, programmi e quanto altro per due Festival librari nel Lazio e in Umbria. Ciò mi ha anche permesso di conoscere tanti scrittori e musicisti.

Anche per questo sono legato alla libreria tradizionale e al suo essere un luogo di incontro; difficilmente potrò accettare l’idea di acquistare libri on-line: ho bisogno di scegliere il libro anche come oggetto fisico, come se ci cercassimo vicendevolmente…

Ora la parola ad una delle mie donzelle preferite: Spugna….

La mia libreria preferita è FELTRINELLI  a Varese, EX storica libreria PONTIGGIA.

Prima di tutto respiro profondamente ed annuso l’aria. Sì, proprio così l’aria è intrisa di odori vari di carta e vari tipi di carta. La prima cosa che faccio quando acquisto un libro è annusare le pagine. Divino. Ogni libro è come una persona, ha il suo odore; inebriante, talvolta troppo forte, talvolta appena impercettibile.

Ho sempre le idee chiare e mi dirigo al terzo piano : il mio prferito dove ci sono tutti i libri per imparare le lingue straniere, i libri di psicologia, storia,arte, moda e cinema. Insomma un intero universo da scoprire.

Molto affascinante è anche il  piano dedicato all’infanzia. Le sezioni sono divise per età ed è per me una pacchia a Natale acquistare i libri per i bambini dei nostri amici o cuginetti vari!!!! Davvero una scelta infinita!

Bè cado anche nel comico talvolta: rapita dall’umorismo di Sophie Kinsella ho divorato tutti i suoi libri ed un altro autore britannico che adoro è Tony Parson, scoperto all’aereoporto di Stansted – Londra gennaio 2003. Sì perché ogni libro è legato ad una parte della mia vita   ed ogni volta che inizio a leggerne uno annoto la data sulla prima pagina, anche per vedere in quanto tempo lo leggerò. Che altro. Ho iniziato a leggere a 5 anni e non ho mai smesso!!!!!

P.S. mi sono scordata di scrivere che i libri non verranno mai soppiantati al 100% dal web, perchè non c’è niente di più bello che toccare ed annusare la CARTA!!!!!!  Sesso a parte  🙂

Per Francesco : anche tu annusi le pagine? Meno male, pensavo di essere l’unica pazza…..si fa per dire… senza offesa ciao un bacio a ROMA!!!!

Per Miro!!!! Ti prego, continua a ciondolare in libreria!!! CIAO!!!!

L’amica Luisa ci racconta che…

Come scelgo un libro? In verità tutto dipende da come sto mentalmente: entro in libreria (anche io Feltrinelli o Libraccio), solitamente accompagnata dai miei figli che, fortunatamente, hanno ereditato questa mia passsione per la lettura; ci dividiamo ed ognuno va nel proprio reparto, io inizio a gironzolare, leggendo qua e là, finchè non trovo il libro del momento che poi non è mai uno solo, Impossibile uscire da una libreria con un solo livbro, facciamo scorta…

18 commenti su “Io e la mia libreria…

  1. francesca
    19 febbraio 2013

    Anche io sono un annusatrice di libri, adoro <3. Un' altra cosa che mi piace tantissimo, è dopo aver letto le prime pagine e quindi esser entrata nella storia leggere l'ultima pagina ( solitamente non ci capisco nulla, ma è divertente).
    Ciao ciao

  2. Pingback: Librerie on line, i segreti per scegliere bene « Paoblog

  3. Pingback: Un libro: La regina del catrame « Paoblog

  4. Pingback: Libri di carta o digitali? Perchè non entrambi? « Paoblog

  5. Pingback: Caro Francesco, Cara Spugna, questo libro è per noi: Toccare i libri « Paoblog

  6. Pingback: Libri, assurdo il tetto sugli sconti « Paoblog

  7. Pingback: In Italia si legge poco « Paoblog

  8. Pingback: La Feltrinelli ha fatto il 3 x 2… « Paoblog

  9. Dolce migrare
    10 febbraio 2010

    ma che bella discussione!!! annusare la carta è una grande passione anche per me. se poi il libro puzza di colla è fantastico.

  10. paoblog
    21 Maggio 2009

    cazzarola, sono fatti miei. sei una delle mie donzelle preferite…. 😛
    devo “marcare” il territorio… 😀

  11. Spugna
    21 Maggio 2009

    PER FRANCESCO : COME FA UN UOMO COSì SENSIBILE E SIMPATICO AD ESSERE SINGLE?????O MI SBAGLIO????CIAO 🙂

  12. Spugna
    21 Maggio 2009

    PER PAO : FATTI I FATTI TUOI 🙂 BACI SPUGNA

  13. paoblog
    14 Maggio 2009

    Si informa il “tacchinatore” Francesco che Spugna è felicemente sposata …. 😉 … altro che preliminari….

  14. Francesco
    14 Maggio 2009

    Ciao, Spugna…!
    Felicissimo di condividere con te la stessa entusiasta pazzia…!!!
    Sì, è vero: la carta stampata ha qualcosa di Divino, annusare i libri e toccarli è un po’ come lasciarsi andare ai preliminari che anticipano il piacere che seguirà…

  15. Spugna
    13 Maggio 2009

    PER MIRO!!!!Ti prego, continua a ciondolare in libreria!!! CIAO!!!!

  16. Spugna
    13 Maggio 2009

    per francesco : anche tu annusi le pagine? meno male, pensavo di essere l’unica pazza…..si fa per dire…senza offesa ciao un bacio a ROMA!!!!!

  17. Spugna
    13 Maggio 2009

    Nel mio commento a Pao, mi sono scordata di scrivere che i libri non verranno mai soppiantati al 100% dal web, perchè non c’è niente di più bello che toccare ed annusare la CARTA!!!!!!sessso a parte 🙂

  18. Spugna
    13 Maggio 2009

    mandato email a pao…..baci

I commenti sono chiusi.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 13 Maggio 2009 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , .