Un segno della crisi: il cimitero degli aerei in buona salute

Contributo  a cura di Francesco

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Sembrano giocattoli abbandonati. Invece sono aerei di linea che non voleranno più. Un vero cimitero di veivoli, prematuramente scomparsi dai cieli: 26 Jet e Boeing in buone condizioni e in grado di percorrere ancora molte miglia eppure accantonati da compagnie aeree in crisi, che hanno sospeso le attività e non li utilizzeranno più.

Quello di Lasham, vicino Basingtoke nella contea di Hampshire in Inghilterra, è un campo di aviazione divenuto famoso come centro di manutenzione e deposito per compagnie aeree in difficoltà. Gli aerei della britannica XL Airways e della spagnola Futura International Airways se ne stanno fianco a fianco, parcheggiati lungo la pista di decollo, come in attesa di tempi migliori. Le due compagnie sono in amministrazione controllata, i loro voli cancellati.

Non si tratta di episodi isolati. Negli Stati Uniti accade la stessa cosa: gli aerei di società fallite sono fermi nei depositi. La crisi sta sconvolgendo il settore del trasporto aereo e, naturalmente, quello del turismo. Negli ultimi mesi oltre una ventina di compagnie aeree e società di vacanze hanno dichiarato bancarotta. Nel giugno 2008 il quotidiano Herald Tribune aveva calcolato che solo nei primi 6 mesi dell’anno 68 cittadine americane erano già rimaste senza collegamenti aerei. Secondo Roger Cohen, presidente della Regional Airline Association di Washington, è una cifra destinata a salire di molto entro la fine del 2009.

da un articolo di Paola Benvenuto su Il Venerdì di Repubblica