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Un libro: Le strategie assurde

Per migliorare la produttività dei dipendenti, le aziende – pubbliche o private che siano – usano un sistema apparentemente collaudato e infallibile: i manager creano uno o più indici per valutare l’impegno dei dipendenti e poi li abbinano a premi e incentivi. Nella realtà, non sempre questo meccanismo funziona.

Anzi, molto spesso i risultati sono disastrosi. Maya Beauvallet, esperta di gestione del personale, ci spiega perché, illustrando una serie di ricerche scientifiche su vari ambienti di lavoro.

Le sue conclusioni sono sorprendenti e a volte paradossali. Per cominciare, è più facile accettare un sito di scorie nucleari nel proprio Comune gratis che a pagamento; per le stesse ragioni, pagare i volontari non conviene. E molto spesso i premi portano a risultati inattesi: scoraggiano i migliori, e possono incoraggiare gli imbroglioni…

Le strategie assurde ci aiuta a capire, con sorridente competenza, come fuinzionano davvero il mondo del lavoro e i rapporti interpersonali. Perché gli esseri umani sono piuttosto complicati, e in genere si rivelano molto più complicati (e astuti) di quanto non pensino i manager (con i loro schemi infallibili) e gli uomini politici (con le loro leggi).

Fonte: www.illibraio.it

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Questa voce è stata pubblicata il 19 luglio 2010 da in L'angolo dei libri - Le nostre segnalazioni con tag , , , , , .
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