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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

La segnaletica orizzontale, questa sconosciuta…

Sempre più spesso vedo automobilisti nel posto sbagliato al momento sbagliato, dato che ignorano completamente la segnaletica orizzontale ovvero le strisce dipinte sulla carreggiata.

Segnaletica ignorata a prescindere, verrebbe da dire, ma con una preferenza particolare per la canalizzazione del traffico che, se rispettata, renderebbe il traffico più scorrevole e, non dimentichiamolo, anche più sicuro.

Solo pochi giorni fa ho assistito a due situazioni di questo genere, affrontate però con metodi diversi.

Tardo pomeriggio, all’incrocio semaforico in via M. Gioia, a Milano: vi sono tre corsie. Una destinata a chi svolta a destra, una a chi procedere diritto ed ovviamente quella per chi deve svoltare a sinistra. Neanche a farlo apposta, ben due automobilisti si sono messi nella corsia sbagliata, per cui quello a sinistra doveva andare diritto e quello a destra doveva girare a sinistra.

Entrambi hanno messo la freccia per far capire che dovevano spostarsi e si sono mossi solo dopo essere certi che chi era dietro di loro si sarebbe fermato. Io ero il secondo della fila centrale, mi sono ovviamente fermato e le due auto si sono letteralmente incrociate davanti a me, ognuno per andare nella direzione opposta.

Quello dietro di me ha suonato il clacson, ma la situazione era chiara. Cosa avrei dovuto fare? Avanzare ugualmente, intralciando ulteriormente il traffico, magari bloccando l’incrocio e, metti mai, dare (o ricevere) un colpetto al paraurti?

Vero che con questa manovra incrociata il semaforo è diventato rosso, ma si tratta di pochi minuti di attesa. Resta il fatto che entrambi gli automobilisti hanno effettuato la manovra (ritengo che sia sanzionabile, però) con la dovuta prudenza ed attenzione, fermo restando che hanno rotto le scatole. 😉

La mattina però, verso le 6.40 quindi era ancora buio, in Via Novara (proveniente da fuori Milano) due automobilisti hanno affrontato la cosa nel modo peggiore, evitando di un soffio un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze serie.

Anche qui la canalizzazione che prevede le tre opzioni. In genere il traffico si divide in due flussi: quelli che come me vanno verso San Siro e gli altri in direzione del San Carlo. Ogni mattina ci sono quelli che si posizionano a destra per andare diritto e quelli che si posizionano nella corsia centrale per poi tagliare a sinistra. E’ un malcostume diffuso. Invece che strisce dipinte ci vorrebbero dei muretti di cemento.

Ma i due automobilisti in questione hanno affrontato la manovra senza segnalare; quello che arrivava dalla corsia centrale arrivava lanciato (troppo) e per contro quello che da sinistra doveva tagliare verso sinistra andava troppo lento per cui si sono trovati nel medesimo momento nello stesso posto. Il velocista ha suonato, frenato e scartato l’altra auto il cui conducente, peraltro, ha subìto la manovra senza fare nulla. Ha semplicemente continuato la sua lentissima marcia…

Avevano torto entrambi, beninteso, ma ritengo che il secondo automobilista non fosse conscio della situazione in cui si era messo. C’è da dire che il torto principale del primo automobilista fosse soprattutto dovuto alla velocità troppo alta, perchè in realtà se la seconda auto avesse proceduto diritto, come faceva supporre la sua posizione nella corsia, non sarebbe successo nulla.

Resta il fatto che se si osservassero le norme che regolano la circolazione e si usassero un mix fra attenzione e buonsenso, tutto filerebbe liscio. Meno arrabbiature e meno rischi.

Quando sali in auto, accendi il cervello prima del motore.

6 commenti su “La segnaletica orizzontale, questa sconosciuta…

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  5. Paoblog
    13 ottobre 2010

    Nella stessa via dove è successo il tutto, ma all’inizio del tratto compreso fra i due semafori, la strada ha 4 corsie. Una è solo per quelli che devono svoltare a sinistra, le due centrali portano poi alle tre corsie di cui racconto sopra e poi c’è la corsia del bus.

    Di fatto moltissimi furbi restano nella corsia di sinistra per poi andare dritto, passando sulle strisce in diagonale che (in teoria) stanno a significare che lì non puoi passare e, sistematicamente, tagliano la strada a chi sta percorrendo la sua corsia.

    E’ capitato che io rimanessi sulla corsia (controllando la situazione nello specchietto) in modo tale da impedire il passaggio di uno che sopraggiungeva (ma senza invadere l’altra corsia, beninteso) e voleva fare la furbata. Non ha avuto scampo, o si fermava o saltava sul marciapiede.

    Nel tratto successivo mi ha sorpassato a destra ed al semaforo è sceso, si è avvicinato al finestrino ed urlava: sei uno stronzo, sei uno stronzo.

    Capito? Lui fa le scorrettezze e poi s’incazza pure…

    Ma d’altro canto il mondo è pieno di pirla…

    E’ anche vero che spesso si subisce per non creare situazioni pericolose (o incontri pericolosi) tuttavia certe volte ci si stanca di passare per fessi a tutto vantaggio di certi imbecilli…

    Francamente mi piacerebbe avere un Hummer ed un bel conto in banca (per risarcire i danni) e poi mi divertirei un poco…

  6. Poppea
    13 ottobre 2010

    Io non li sopporto quelli che si mettono nella corsia sbagliata, come quelli che sorpassano quando non si deve e quando c’è una fila lunga .

    Tanto tempo fa, fresca di patente, ero ferma al semaforo nella corsia centrale per poi andare diritto. Mi si affianca una macchina sulla corsia di destra ed avrebbe dovuto girare a destra, ma il cuore mi diceva che voleva fregarmi e sarebbe andato diritto, per cui stavo in campana.

    Appena scattato il verde (fortunatamente non c’era traffico) sono scattata e lui anche e siamo andati tutti e due diritti solo che io avevo la strada più libera, lui essendo sulla destra si è trovato le auto parcheggiate, avrebbe voluto sorpassare, ma non gliel’ho data vinta, ho accelerato e se non frenava lui avrebbe preso le auto in sosta.

    Dopo mi sono resa conto del mio gesto, 😦 ma la prepotenza non la sopporto; spero di averlo dissuaso per il futuro.

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