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I cereali integrali fanno bene al cuore, ma gli italiani non lo sanno

Leggo su Il Fatto Alimentare

In base alle raccomandazioni dietetiche internazionali, l’alimentazione quotidiana dovrebbe prevedere alcuni pilastri irrinunciabili: 5 porzioni di verdura e frutta (3+2), 2 litri d’acqua (anche assunta attraverso i cibi), l’uso di olio extravergine d’oliva e la sostituzione di buona parte (l’ideale sarebbe la metà) dei cereali raffinati (pane, pasta, riso, fette biscottate, dolci e alimenti per la prima colazione) con i loro omologhi integrali (vedi tabella alla fine del pezzo).

Ma se i primi tre consigli sono ormai ampiamente risaputi – anche se non necessariamente seguiti – il quarto è poco noto, oltre che ovviamente disatteso.

Una ricerca pubblicata nell’Osservatorio ADI Nestlé 2010, e presentata il 6 aprile al 5° Forum Internazionale di nutrizione pratica Nutrimi 2011 a Milano, ha messo in luce come oltre tre quarti degli italiani siano ben lontani dalle raccomandazioni dietetiche sul consumo di cereali integrali e che oltre la metà non ne conosce nemmeno i vantaggi per la salute (vedi box alla fine del pezzo). 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia di aumentare il consumo di cereali integrali per contrastare l’obesità, le malattie cardiovascolari e il diabete. E in Italia lo stesso suggerimento arriva da LARN e Linee Guida INRAN, per la loro ricchezza di fibra.

Spiega Franca Marangoni, farmacologa e direttore di ricerca del centro studi sull’alimentazione Nutrition Foundation of Italy (NFI): «Il consumo dei cereali integrali nei paesi occidentali si è progressivamente ridotto negli ultimi 50 anni, fino a diventare quasi insistente, per la raffinazione delle farine: gli alimenti moderni sono di conseguenza poveri di fibre – il costituente più conosciuto dei cereali integrali – ma anche di altre componenti nutrizionali importanti.

Le linee guida della Società di nutrizione umana stabiliscono che per incrementare l’introito di fibra (il valore considerato ottimale è di 30 g/die) metà della porzione di cereali mangiati quotidianamente dovrebbe essere costituita da cereali integrali».

Quali sono i vantaggi dimostrati per la salute?

«Negli ultimi dieci anni sono stati condotti molti studi di lunga durata (alcuni di 8-13 anni) che hanno coinvolto migliaia di adulti e bambini, pubblicati sulle più importanti riviste mediche internazionali. Questi, e le relative metanalisi (ossia le ricerche che valutano la coerenza dei risultati complessivi di più studi con lo stesso fine), dimostrano che un maggiore consumo di cereali integrali si associa:….

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