L’altro giorno ho sentito l’ennesima intervista ad un’onorevole della maggioranza che ribadiva la tenuta dei conti grazie alla politica economica del Governo, fermo restando che sono necessari ulteriori tagli che devono essere fatti in modo tale da non danneggiare i cittadini, ai quali peraltro sono costretti a chiedere ulteriori sacrifici.
Sacrifici che peraltro colpiscono anche i cittadini di regioni amministrate dall’opposizione, dato che a quanto pare gli sprechi ed i buchi di bilancio sembrano essere bipartisan…
A ben vedere, però, i tagli colpiscono da subito le fasce più deboli e successivamente anche gli altri, i servizi diminuiscono, gli sprechi continuano, il costo della politica (ovvero il mantenimento della Casta) è quello che è ed in più ogni giorno ci sono aumenti….
Ed infatti oggi leggo su Altroconsumo che…:
Nonostante la rassicurazione del Ministro Gelmini, settembre sarà un mese di rincari per le famiglie italiane. A distanza di un anno, infatti, la spesa per i libri di testo scolastici aumenta con picchi che arrivano anche al 37,5%.
La riforma grava sulla spesa degli italiani
L’entrata in vigore della riforma e la conseguente modifica dei programmi graverà, perciò, sulla spesa di tutte le famiglie italiane con figli in età scolastica. Il Ministero, con decreto n. 43 del 10 maggio 2011 ha sancito, infatti, un innalzamento del limite massimo di spesa per i libri scolastici di ogni ordine e grado di scuola, ovvero dei cosiddetti “tetti di spesa”.
Istituti tecnici: aumenti dal 5,7 al 9,1%
A subire gli aumenti più significativi saranno gli studenti degli istituti tecnici del settore tecnologico (9,1%) e del settore economico (5,7%): in questi due casi il confronto è stato fatto con i tetti degli istituti tecnici industriali e commerciali del vecchio ordinamento. Gli incrementi di spesa per il secondo anno arrivano al 37,5% per il settore tecnologico e al 20,6% per quello economico.
Rincari anche agli studenti delle scuole medie
Gli incrementi per i licei classici e scientifici arrivano alla soglia media del 2,5%: i più penalizzati sono gli studenti dei primi due anni che arriveranno a spendere il 3,1% e il 5% in più al classico e il 3,3% e il 4,8% in più allo scientifico. Gli aumenti riguardano anche gli studenti delle scuole medie: l’aumento medio del 2,5% raggiunge la punta massima del 3,6% per il secondo anno.
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