Ora che la spending review è Legge, l’Isvap, l’attuale autorità che vigila sulle Assicurazioni, verrà soppresso a breve. E sarà sostituito dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), sotto il controllo della Banca d’Italia.
La prima fase della spending review assicura allo Stato risparmi pari a 4,5 miliardi nel 2012, 10,9 miliardi nel 2013 e 11,7 miliardi nel 2014. L’obiettivo del Governo Monti è tagliare quanto più possibile i rami secchi, far risparmiare lo Stato: in quest’ottica potrebbe essere vista la soppressione dell’Isvap.
Però, se proprio si volevano ridurre le spese, resta il dubbio sul perché l’Isvap venga sostituita dall’Ivass, che a costo zero non è.
Certo, neppure al meno malizioso degli osservatori sarà sfuggito il fatto che, negli ultimi mesi, l’attività di controllo dell’Isvap nei confronti delle Compagnie s’era fatta piuttosto pressante, con multe, richiami, controversie sull’interpretazione della Legge liberalizzazioni.
Inoltre, il futuro Ivass, il prossimo “vigilante”, sarà sotto il controllo della Banca d’Italia, ed è risaputo che gli intrecci (perfettamente leciti) fra banche e Assicurazioni sono numerosi nonché difficili da individuare con precisione.
Comunque, non è possibile dare ora un giudizio su questa piccola rivoluzione, ossia capire se andrà a beneficio degli assicurati oppure no.
La soluzione ideale per l’Italia, forse, sarebbe avere authority per materia di competenza (concorrenza, stabilità e altro) e non per settore (banche, spa quotate, Assicurazioni, fondi pensione) come avviene nei Paesi più avanzati sotto questo profilo.
viaAssicurazioni, addio vecchio “vigilante”: è un bene?.
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