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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Senza testosterone si ragiona meglio e si decide di conseguenza

E’ risaputo che considero le donne la parte migliore dell’umanità (fatte un tot di eccezioni, naturalmente…) e nel tempo ho letto spesso articoli dove si raccontava di donne che al comando di aziende, come di Stati, siano riuscite ad agire per il meglio, in situazioni che agli ometti sarebbero forse sfuggite di mano.

Gli uomini spesso litigano ed intanto le donne pensano, dopodichè gli uomini prendono le decisioni sbagliate e le donne fanno la cosa giusta.

Leggevo ad esempio, di Leymah Roberta Gbowee che riuscì a fondare un movimento femminile che riunì mussulmane e cristiane e che condusse nel 2003 alla fine di una delle guerre civili più sanguinose alla quale il tormentato continente africano avesse mai assistito, quella liberiana. Gli uomini invece, da una parte e dall’altra, sono sempre lì ad armarsi ed a fare dimostrazioni di forza, a totale discapito del bene comune.

In questi ultimi giorni, invece, leggevo su Wired la storia di John Coates un ex-operatore di borsa che da alcuni anni studia i comportamenti degli operatori finanziari in situazioni di forte eccitazione e stress.

Parlando con Linda Wilbrecht, neuroscienziata, Coates “si convinse che l’esuberanza infondata di Wall Street fosse un fenomeno indotto dal testoterone, e tipico dei giovani maschi.”

Racconta la Wilbrecht che “John era davvero interessato a scoprire come mai le donne si rendessero conto di essere in presenza di una bolla e si comportassero in modo ragionevole, mentre gli uomini erano fuori controllo.”

Coates tornò quindi a Cambridge, per quattro anni studiò, fra le altre cose, endocrinologia, fisiologia e neuroscienze ed ora lavora come ricercatore in finanza e neuroscienza.

Studiando un database di 623.000 partite di tennis di professionisti, Coates ha scoperto che, per gli uomini, il vincitore del primo set aveva il 60% di probabilità di vincere la partita. Per le donne la statistica, però, non valeva, in quanto producono in media solo il 10% di testosterone rispetto agli uomini, cosa questa che può renderle meno disponibili a correre dei rischi eccessivi., E quindi si stressano meno.

Ed ecco infine la parte che più ha attirato la mia attenzione.

Durante il boom delle dotcom Coates notò che le donne sembravano immuni dall’euforia che invece si impadroniva dei maschi; spiega Coates che rispetto al rischio, non sono più riluttanti degli uomini. Ma preferiscono prendersi un pò più di tempo e disporre di una quantità maggiore di informazioni prima di buttarsi. Ed i risultati le premiano.

Il testoterone, leggo poi, in realtà ha il ruolo di influenzare il copmportamento, ti dà una maggiore fiducia in te stesso e ti motiva; più che regalarti un extra, ti consente di esprimere al meglio ciò che sai fare.

Tuttavia, visto quel che ho letto circa la gestione di questa maggiore fiducia in se stessi, mi pare che serva a poco se poi ti fa perdere di vista la realtà delle cose, portandoti quindi a sbagliare le valutazioni del caso.