I Comuni hanno resistito alle tante sconfitte in primo grado portando i multati in appello, dove hanno avuto la fortuna di trovare giudici di orientamento diverso. Ciò è dovuto anche al fatto che intorno a queste vicende l’aria pare molto cambiata: la parte penale (quella sulla presunta manomissione di semafori e apparecchi di rilevazione e sulle irregolarità negli appalti e nella gestione dei sistemi) sta vedendo in prevalenza assoluzioni o addirittura proscioglimenti.
C’è che dice che ci sono state pesanti interferenze romane e chi invece pensa che così giustizia sia fatta.
Nessuno saprà mai chi abbia ragione, anche perché le casistiche emerse sono variegate. Però una cosa è chiara: la questione delle multe automatiche ai semafori è nata male e probabilmente è stata gestita peggio. Sono stati troppi i Comuni che non si sono degnati di spiegare nemmeno come hanno scelto gli incroci da sorvegliare in automatico