In Italia si dice che i ciclisti non abbiano vita facile: la mobilità sostenibile stenta a decollare, spesso le piste ciclabili e il bike sharing sono un miraggio e anche nelle città con un alto numero di cittadini eco-sensibili, ci si trova ad affrontare il problema del dove parcheggiare le amate due ruote in modo sicuro.
Da sempre, le biciclette risultano essere uno dei mezzi di trasporto più utilizzati dai cittadini nipponici, tant’è che, nell’affollatissima e congestionata Tokyo, trovare un posto per parcheggiare la propria bici si configura spesso come una vera e propria impresa.
Per risolvere tale problema l’azienda Giken Ltd è dal 1998 impegnata nella ricerca e progettazione di parcheggi interrati automatizzati, vantando attualmente la realizzazione di 41 impianti per biciclette in differenti città del Giappone.
L’ultima tipologia di impianti, elaborata al motto di “Culture Aboveground, Function Underground”, è quella denominata “Eco Cycle” e permette lo stoccaggio di oltre 200 biciclette in un silos interrato di circa 8 m di diametro per 12 metri di profondità, con un ingombro in superficie di appena 12 mq.
Tale sistema prevede l’applicazione di un chip sulla forcella anteriore della bicicletta, in modo che una volta avvicinato il mezzo allo sportello meccanico di consegna, in solo 8 secondi la bici verrà immagazzinata nel sottosuolo per essere poi restituita, in altrettanto tempo, al passaggio del proprio badge personale su un apposito sensore.
Comprensibilmente il servizio è a pagamento, con un costo di circa 13 euro al mese, ma il grande vantaggio ovviamente è quello di tenere il proprio mezzo bene al riparo da ladri e vandali, nonché dagli agenti atmosferici.
Va notato infatti che questa tipologia di parcheggi può ospitare qualsiasi tipo di biciclette, persino quelle elettriche, le quali verranno automaticamente messe in carica durante la sosta.
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Fonte: Rinnovabili.it