Ieri ho pubblicato un articolo sulla Tasi che evidenziava, basandosi sulle aliquote milanesi, come la nuova tassa sulle abitazioni principali varata dal Governo Letta e confermata dal Governo Renzi convenga di più ai ricchi che ai poveri
Oggi invece leggo su Altroconsumo di questo ritocchino da parte di Telecom che tra l’altro, come specificato nell’articolo, rischia di essere più penalizzante soprattutto per le utenze deboli.
Fortuna vuole che a casa non abbiamo più la linea fissa dal 2008… 😉
in sintesi, ecco cosa scrive Altroconsumo
A partire da novembre, entrerà in vigore la nuova tariffa base di Telecom Italia. La tariffa base è il piano tariffario che viene applicato automaticamente a tutti i clienti Telecom che non hanno aderito a una specifica offerta, oppure che hanno attivato per la prima volta una linea Telecom.
Se analizziamo un profilo di utilizzo standard, con non più di due telefonate al giorno, di durata tra i quattro e i sei minuti, la spesa passa dagli attuali 27,27 euro ai 34,84 euro della nuova versione. L’incremento del 27% si traduce con una spesa mensile più cara di 7,57 euro.
Ipotizzando profili di utilizzo diversi, con mediamente tre chiamate al giorno della durata di otto minuti l’una, la spesa passa dai 47,73 ai 72,09 euro, con un incremento che supera il 50%.
La Tariffa base viene generalmente attivata da chi ha poche informazioni sul mercato e da chi fa fatica a cambiare operatore: questi aumenti, perciò, rischiano di essere maggiormente penalizzanti soprattutto per le utenze deboli.
Nell’articolo (clicca QUI per leggerlo) vengono mostrate alcune alternative alla Tariffa base Telecom.
Semplice se aumentano io chiudo interrompo il servizio.
Io pago circa 80 euro a bimestre se vedo di più telefono immediatamente