un articolo che leggo su Altroconsumo
Si mette in affitto una casa, o anche solo una stanza, e in un attimo si spalancano le porte a ospiti che arrivano da tutto il mondo. Si tratta dell’ultima moda di cui abbiamo parlato nel nostro speciale, l’affitto breve.
In tempi di crisi è un buon metodo per risparmiare, sia per chi viaggia, magari anche con famiglia, sia per chi affitta, che può in questo modo arrotondare le proprie entrate.
Gestire tutto da soli non è semplice, ecco perché esistono molti siti che si occupano proprio di questo, primo fra tutti Airbnb. Ma chi è interessato a questa nuova forma di guadagno non deve prendere la faccenda sotto gamba.
Innanzitutto all’inizio bisogna prevedere una somma di denaro per mettere a norma la propria casa. Ma è richiesto anche un notevole investimento di tempo: bisogna essere presenti sia all’arrivo dell’ospite sia al momento della partenza, ma anche essere disponibili a fornire indicazioni e consigli.
Se ad affittare è una persona fisica non è necessario aprire una partita Iva.
Per gli affitti di breve periodo (non più di 30 giorni all’anno alla stessa persona) non c’è l’obbligo di registrazione, ma bisogna indicare gli importi percepiti a titolo di canone di affitto nella dichiarazione dei redditi.
Per periodi superiori non si parla più di breve termine e si ricade in altre normative.
Va bene risparmiare, ma occhio alle truffe:
Ogni alloggio ha il suo prezzo e inizialmente ti conviene tenere quello di casa tua basso, fino a quando non avrai ricevuto le prime recensioni.
Ecco qualche consiglio su come puoi affittare casa: