di Derek B. Miller
Neri Pozza – Pagg. 313 – € 18,00 > lo vendo ad € 8,00 + s.s.
Trama: Sheldon Horowitz – ottantaduenne, vedovo, impaziente, impertinente – non vuole lasciare New York per trasferirsi a Oslo, in Norvegia, a casa della nipote Rhea e di suo marito Lars. In quel paese quasi sempre ricoperto dalla neve e che conta una comunità ebraica di appena mille persone, non c’è nessuno che, come lui, sia stato ex marine, tiratore scelto in Corea e mastro orologiaio.
Ma, soprattutto, non c’è nessuno che abbia sulla coscienza un figlio morto in Vietnam. Tuttavia, quando viene a sapere che la nipote aspetta un bambino, Sheldon fa le valigie e sale sul primo volo intercontinentale. Nonostante i timori, l’anziano impiega poco a crearsi una nuova routine: se ne sta a casa della nipote a smontare i suoi orologi e ad ascoltare, senza capire, i litigi di Ervin e Vera, la coppia di kosovari che abita nell’appartamento di sopra.
Quando un giorno Sheldon sente delle urla arrivare dal piano di sopra e, salite le scale, trova Vera a terra, morta, non ci pensa su due volte: agguanta il bambino e scappa. Nonostante gli appelli della polizia, Sheldon fugge tra lande ghiacciate e città sconosciute. E’ vecchio, non conosce la lingua del posto, ma non può fermarsi, perché sulle sue tracce non c’è solo la polizia, ma anche il vero assassinio di Vera.