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SottoControllo Eni: l’idea è buona, ma il risparmio dov’è?

in sintesi un articolo che leggo su Altroconsumo che, visto che si parla di Eni, integro con i post dedicati e ne consiglio la lettura prima di decidere di passare ad Eni … dopo di che, fai quel che vuoi, ovviamente, ma non dire che nessuno ti aveva avvisato 😉

sottocontrollo-eni

La promessa è ambiziosa e in parte è scritta nel nome. L’offerta “sottoControllo” è un’offerta a prezzo bloccato che di fatto mette al riparo dalle fluttuazioni al rialzo del prezzo dell’energia, cioè quella voce della bolletta (circa il 50% del totale) relativa al costo vivo dell’energia consumata.

C’è però un elemento in più: qualora si registri un ribasso nei prezzi dei prodotti petroliferi, i clienti di sottoControllo beneficeranno di una riduzione proporzionale della componente energia.

Eni, infatti, calcola periodicamente un indice che serve per valutare la riduzione dei prezzi all’ingrosso e che viene usato per aggiornare il prezzo energia di sottoControllo.

Questo secondo aspetto non è presente nelle comuni offerte a prezzo fisso, per le quali il prezzo concordato è bloccato anche quando i prezzi all’ingrosso scendono, con il rischio che il cliente finale paghi di più.

L’idea è interessante e sicuramente dalla parte dei consumatori. 

Ma è anche conveniente? Non proprio

La componente energia applicata all’attivazione di sottoControllo è piuttosto cara: 0,069 € al kWh. Parecchio distante dall’analoga componente della tariffa più conveniente del mercato, sempre di Eni, che prevede per la stessa voce un prezzo biorario: 0,0545 €/KWh di giorno e 0,048 €/KWh di sera e nel weekend.

(Se interessa, questi sono i prezzi che mi fa Trenta, tramite il Gruppo d’Acquisto di Altroconsumo…)

Per raggiungere il prezzo migliore del mercato il valore dell’indice usato da Eni per ridurre la voce approvvigionamento deve ridursi di parecchio. Oltre 20 punti.

Le previsioni del mercato sembrano essere al ribasso. Sia per la luce, sia per il gas (soprattutto, quest’ultimo, con l’arrivo della bella stagione).

Sembra insomma difficile che, con questo prezzo di partenza, sottoControllo possa diventare un’offerta competitiva, cioè tra le prime in termini di convenienza. Lo stesso ragionamento si può fare per il gas.

L’idea di base è ottima, ma la realizzazione pratica è scadente. sottoControllo è penalizzata fortemente da un prezzo iniziale troppo alto.

Sembra, insomma, che Eni abbia voluto garantirsi con una soglia di sicurezza più “sicura per sé” che per i clienti domestici.

 

 

 

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