Un solo pass per accedere liberamente a mostre, collezioni permanenti, castelli e siti archeologici.
Si chiamano museum card, dette anche arte card, e sono dedicate esclusivamente ai beni culturali: danno libero accesso a musei, castelli, siti archeologici, palazzi e giardini, e qualche volta anche ai trasporti pubblici.
Nella nostra inchiesta ci siamo concentrati sulle museum card di sei principali città italiane: Firenze, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia.
Comode sono comode: intanto perché, a differenza dei singoli biglietti di ingresso ai musei, la card si acquista una sola volta. E poi perché in molti casi offrono un ingresso preferenziale, dando la possibilità di saltare le code.
Assodati i vantaggi, resta però il dubbio sulla convenienza.
Perché il risparmio non resti sulla carta, il costo della card non deve ovviamente superare il valore dei biglietti singoli dei musei visitati.
Una volta raggiunto il pareggio, ogni visita in più è guadagnata.
Ma l’impresa in diversi casi è tutt’altro che semplice: per esempio, rendere conveniente la Torino + Piemonte Card di tre giorni (42 euro) è più facile se si includono nella rosa dei tre-quattro musei da visitare la Reggia di Venaria e i Giardini, il cui biglietto intero ha già un costo di 25 euro.
Molto più semplice risparmiare con la Artecard Napoli (3 giorni, 21 euro), che include l’accesso gratuito ai primi tre musei visitati, lo sconto sul biglietto dal quarto museo in poi, e l’accesso illimitato ai trasporti pubblici.
È invece davvero arduo trovare la convenienza nella Omnia Card, la tessera emessa dal Vaticano: vale 72 ore ed è venduta a 108 euro.
Tutt’altro scopo hanno le arte card annuali. Sono destinate ai residenti o ai visitatori abituali di una città o dell’intera regione, con lo scopo di sostenere la domanda di cultura.
La card annuale è una delle poche iniziative di welfare culturale da parte di enti pubblici e fondazioni culturali. La loro convenienza è un dato di fatto inoppugnabil.
Quelle del Piemonte e della Lombardia addirittura non pongono alcuni limite al numero di visite: l’abbonato può tornare in ogni museo del circuito ogni volta che vuole.
lettura integrale qui: Card musei: comode ma poco convenienti – Altroconsumo