Se hai un conto corrente UniCredit hai ricevuto, o ti arriverà nei prossimi giorni, la comunicazione dell’aumento del canone mensile a partire dall’1 gennaio 2018.
Non è la prima banca a farlo nel corso del 2017, ma manca il giustificato motivo: per questo abbiamo inviato una lettera alla Banca d’Italia, affinché fermi l’illecito aumento.
La motivazione dell’aumento?
Di certo non un giustificato motivo come chiede il Testo Unico Bancario (dlgs 385/93), in cui l’articolo 118 dice che la banca può fare una modifica unilaterale delle condizioni economiche solo con un preavviso di almeno 60 giorni e solo in presenza di un giustificato motivo.
Il preavviso, in questo caso, è stato rispettato, ma il giustificato motivo no: la causa dell’aumento è infatti la riduzione da parte della Banca Centrale Europea del Deposity Facility Rate, ovvero il tasso che la Banca Centrale riconosce ai depositi che le banche fanno presso essa e che è attualmente negativo (-0,4%) da marzo 2016.
La Banca sostiene che per questo motivo è venuto meno l’equilibrio economico tra i servizi che offre ai clienti e il costo applicato ai correntisti.
Aspettiamo la risposta della Banca d’Italia (negli altri casi ci ha sempre dato ragione), ma nel frattempo ti consigliamo di cambiare banca usando il nostro servizio di comparazione perché puoi chiudere conto prima del 1 gennaio 2018 alle vecchie condizioni.
Ricorda inoltre che dal 14 giugno 2017 sono operative le norme sulla portabilità del conto corrente e dunque il trasferimento deve avvenire in massimo di 12 giorni lavorativi dalla richiesta fatta nella nuova banca.
In caso di ritardi hai diritto a un indennizzo: nel caso non te lo dovessero dare puoi utilizzare il nostro servizio gratuito Reclama facile per inviare un reclamo alla banca.
Fonte & dettagli: Altroconsumo