Scrivevo nel 2010 nel post “Digitale terrestre: quello che non ci dicono”:
Mi piacerebbe capire chi abbia deciso i tempi della migrazione e su che basi; siamo al solito in ritardo rispetto al resto dell’Europa o che?
Stiamo passando ad un sistema che sta per essere superato dal progresso tecnologico?
Ed in ogni caso, nessuno si è reso conto che cambiare televisore (e registratori) per stare dietro all’inevitabile progresso, non equivale a cambiare un cellulare? Si parla di centinaia di Euro a famiglia…possibile che nessuno ci abbia pensato?
O, volendo fare i perfidi, ci hanno pensato e preferiscono tutelare i produttori di elettronica di consumo e che i consumatori se la prendano in quel posto?”
Leggo oggi su Altroconsumo:
Nel 2009 siamo stati obbligati a comprare un decoder o a cambiare televisione a causa del passaggio dal segnale analogico a quello digitale.
Ora, a distanza di circa dieci anni, saremo costretti a cambiare di nuovo. Già perchè nel 2020 si passerà a un nuovo standard televisivo, il DVB T2 e non tutti i televisori presenti sul mercato oggi sono in grado di supportarlo.
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