Se parli come mangi, eviti brutte figure: vedi gli italiani che usano “aka” a caso
L’abbreviazione inglese aka (o a.k.a.) sta per also known as e come alias in italiano si usa tra il nome reale di una persona e lo pseudonimo, il nome d’arte, o il soprannome con cui è conosciuta, … Continua a leggere
Nella legge di bilancio 2018 ecco dei nuovi (ed inutili) anglicismi: caregiver e care leaver
in sintesi un post di Licia Corbolante che puoi leggere integralmente cliccando QUI Le comunicazioni sulla legge di bilancio 2018 sono anche di interesse lessicale perché si scoprono parole nuove: … Continua a leggere
Se Nexi usa l’inglese (scorretto) per comunicare con i suoi clienti italiani
In sintesi un post di Licia Corbolante che una volta di più con poche parole smonta l’ennesimo abuso di anglicismi, quando scrive: Vi rivolgete al mercato italiano e pensate che … Continua a leggere
#dilloinitaliano ovvero #Whistleblowing in Italia? Adesso basta!
Per quanto riguarda questa nota di Licia Corbolante, presente in calce al post: “Ho il sospetto che non tutti i giornalisti abbiano afferrato in pieno il concetto inglese di whistleblowing, altrimenti … Continua a leggere
Foliage ovvero un altro anglicismo superfluo
Ritengo che foliage sia un anglicismo superfluo perché non riempie alcun vuoto lessicale o semantico ma invece mette in evidenza le conoscenze linguistiche superficiali di chi lo usa. Penso ad esempio a chi specifica foliage autunnale: tanto vale … Continua a leggere
Inglese farlocco: “delusion room” a Miss Italia
Da una segnalazione su Twitter ho scoperto che il concorso per l’elezione di Miss Italia prevedeva una delusion room, così descritta dal conduttore del programma nel 2016: Delusion room è … Continua a leggere