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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Roma – 17 ottobre 2006 – Un ricordo, uno sfogo.

Questo è un fiume di parole di una ragazza che ha vissuto in prima persona un’esperienza traumatica e che ha voluto condividere. Pao

Roma, 17 ottobre 2006: purtroppo c’ero anch’io…..

ore 9.10, come ogni mattina mi reco alla metropolitana, ma con uno spirito diverso…avevo un colloquio di lavoro molto importante (stavo aspettando da tempo questa chiamata). sono ansiosa..penso”il macchinista questa notte ha bevuto”..lunghe soste alle varie stazioni..poi accellera..poi rallenta..si ferma…riprende a muoversi questa volta aumentando la velocità, penso”meno male sono quasi a vittorio emanuele, fra due fermate scendo” guardo l’ora, le 9.26 penso”ho ancora tempo, per le 9.50 sono a via piemonte”, dopo pochi istanti l’impatto……………………….
-cosa è successo? -mi chiedo-…una brusca frenata…ma non c’è luce, è tutto buio, ci sono delle persone su di me, mi fa male il braccio, sto sanguinando dal naso – mi aiutano ad alzarmi, sento gridare..non si vede nulla… -un”ATTENTATO”-, è questo quello che penso e aspetto nei pochi secondi che seguono lo scoppio della bomba….. tutti gridano, le porte non si aprono…-voglio uscire non voglio morire qui dentro, come topi -…..panico, terrore, paura-paura infinita, si aprono le porte..sono ancora nel tunnel….escono le prime persone…cadono, tra il treno e la corsia di sicurezza nel tunnel c’è del vuoto…allora percorriamo i vagoni della metro arriviamo alla banchina di Vittorio Emanuele….scene orribili…il macchinista incastrato tra le lamiere del vagone conduttore chiede aiuto, persone a terra prive di senso, altre sanguinanti…ci dirigiamo verso l’uscita,  sento urlare “TUTTI FUORI SCOPPIA”.. ricomincio a correre, sono finalmente fuori e correndo mi allontano da questo posto…
ora sono a casa…ho giusto qualche contusione…al braccio, al collo….ma ho ancora tanta paura, mi ritornano in mente i volti delle persone…la donna che mi ha aiutato… il terrore che si respirava,…. la morte che ti sfiora e si allontana, la paura che ti rende piccola e indifesa……e adesso penso, sono stata fortunata, qualcuno lassù mi ha aiutato, solitamente io sono nel primo vagone, quello vicino al macchinista,…. quello che questa mattina è entrato nel treno fermo,….. quello che ora non esiste più, ma questa mattina sono entrata nel vagone centrale, perchè ero appena arrivata e il treno era in partenza….
carissimo Guru…ti ho voluto rendere partecipe di questa mia esperienza che sicuramente non dimenticherò più nella mia vita, vorrei mandare questa mail su tuo blog, ma oggi non ho proprio la testa per farlo, ti sarei grata se potessi farlo tu per me.
Nuage

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Questa voce è stata pubblicata il 8 settembre 2008 da in Gli Amici, Lo spazio dei ricordi con tag , , , , , .