Nella fine settimana appena trascorsa in Liguria, avendo tempo per pensare durante il viaggio, credo di aver capito che l’automobilista medio italiano, forse, non sa guidare. In genere si parla sempre dei comportamenti aggressivi ed arroganti, perchè più di altri ci infastidiscono, sono spesso eclatanti, e niente è peggio che essere pure insultati da uno che ha fatto della maleducazione al volante (e dubito che sia civile una volta sceso dall’auto) la sua filosofia di vita.
Tuttavia tolti gli eccessi alcolici di alcuni (molti, troppi) guidatori, tralasciando pure l’eccesso di velocità, quelllo vero, non quello “imposto” da limiti assurdi, ho notato che di fatto la cosa più frustante è avere a che fare con quelli che “non sanno guidare”. Se entri in galleria a fari spenti, e ieri ne ho beccati 3 di questi), non ci siamo; a prescindere che in autostrada dovresti avere sempre i fari accesi, non può essere che una volta entrato in galleria non ti accorgi di avere i fari spenti. Vero che molte auto hanno un quadro strumenti così luminoso, rispetto al passato, da non farti notare la differenza, ma vero anche che la differenza si vede, soprattutto nelle molte gallerie scarsamente illuminate che abbiamo. E se un’altro automobilista ti “lampeggia” prova a chiederti perchè.
Ieri su tre auto alle quali ho lampeggiato, una ha acceso i fari e le altre due hanno proseguito la marcia imperterriti ed ho notato, sarà un caso, che più l’auto è scura e meno accendono i fari. Quello che mi chiedo è il “perchè” non accenderli. Ok, diciamo pure che hai capacità visive degne di Superman che ti sollevano dall’obbligo di accendere i fari, però quelli che ti seguono e/o precedono? Ieri uno di questi personaggi mi si era attaccato al paraurti ed io di fatto, inizialmente, non lo avevo notato; galleria buia, auto scura, fari spenti. Il massimo.
La cosa che mi lascia perplesso è che anche al mattino quando vengo in ufficio (esco di casa alle 6.10) è decisamente buoi e trovo sistematicamente auto a fari spenti (e non parlo dei ciclisti che quello è un argomento a parte). E sono sempre le stesse auto, gli stessi guidatori. Lo fanno apposta.
Abbiamo poi i soliti della corsia di mezzo, ancor più assurdi quando si spostano volontariamente in mezzo, senza ragione. Posso fingere di tollerare quello che esce per il sorpasso e poi non rientra più. Sei stupido, poco da fare, però inizialmente avevi una ragione per spostarti. Ma ieri mentre eravamo (con la Smart) a 100-110 kmh nella nostra adorata 1a corsia, l’Alfa davanti a noi improvvisamente si spostava nella 2a corsia, ovviamente un poco trafficata, e lì restava. La 1a corsia era assolutamente deserta. Non aveva ragione di sorta per spostarsi. Ed allora ci si pone delle domande sull’intelligenza del singolo. Ma veramente, me le faccio queste domande.
Considerando che l’Alfa restava sui 100 kmh., nonostante la corsia si fosse poi liberata, che per noi era impossibile portarsi 3a corsia per il sorpasso grazie alla solita fila di Audi lanciate a 170-180 kmh (stimati), abbiamo proseguito la marcia sulla 1a corsia, affiancandoci con prudenza e poi superando l’Alfa a destra. Ovviamente mia moglie ha gettato uno sguardo di compatimento verso l’Alfista e mi ha detto che a bordo avevano pure da dire. Notare che li ho controllati nello specchietto e non si sono più spostati; vedevo auto che li passavano a destra e sinistra, ma loro imperterriti.
Abbiamo poi quelli che tagliano sistematicamente le curve, correndo poi il rischio di fare un frontale, cosa questa che uno “dovrebbe” tenere in considerazione, che se invadi la corsia opposta non puoi ragionevolmente pensare che non vi siano altre auto (o peggio). Per cui se ci pensi e te ne freghi oppure non ci pensi proprio, resta il fatto che sei un idiota. E se crei situazioni di pericolo che fai? Ti arrabbi tu. Venerdì scorso a Milano, in Via Padova, un furbone ha iniziato il sorpasso dell’autobus che era alla fermata, ma io stavo arrivando e ci siamo trovati “muso a muso”. Gli ho lampeggiato poco secondi prima che uscisse per far notare la mia presenza, ma lui ha ignorato la cosa, anche se poi ha dovuto fermarsi. Poi è rientrato un poco ed io mi sono spostato a destra quando ho potuto. Ma quando mi è sfilato accanto urlava e sbraitava contro di me. Ma sei scemo? Invadi la mia corsia, in città, in una via trafficata ed hai anche da dire?
Ho usato situazioni accadute a me in questi giorni, quale esempio, ma sono cose che ognuno di noi vive ogni giorno. Ed allora oltre all’arroganza, oltre all’incapacità di guidare (complici anche le Scuole Guida e/o le norme che regolano il tutto), temo che la mia premessa iniziale non sia esaustiva; non si tratta solo di incapacità, ma anche di basso livello intellettivo. Molti pensano di essere due volte più furbi ed invece sono tre volte più scemi. Altri, la maggioranza, forse sono “solo” scemi.
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