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Costruzioni, prezzi al ribasso e furbetti…

Nelle scorse settimane,  si è parlato spesso delle costruzioni crollate in Abruzzo ed alle probabili furbate commesse da alcuni dei costruttori.

Furbate che hanno causato danni economici, vittime, ma è risaputo che il furbetto non vive pensando alla lunga distanza e/o alle conseguenze delle sue azioni. L’importante è pensare al proprio giardinetto, al guadagno immediato e se ci saranno conseguenze per qualcuno, bè, che impari a stare al mondo.

Il problema, tuttavia, non è circoscritto solo (si fa per dire) al mondo delle costruzioni di case e/o strutture pubbliche; alcuni giorni fa in azienda si parlava con un cliente (che chiameremo XX per comodità) dei personaggi che navigano nel nostro mondo ed in particolare di un imprenditore (YY) che è abituato ad assumere giovani diplomati da educare ed istruire secondo la sua filosofia aziendale ovvero l’importante è che gli impianti venduti ai clienti durino 1 giorno oltre il periodo di garanzia contrattuale e poi sono fatti suoi.

Di fatto ha plasmato a sua immagine e somiglianza un paio di generazioni di periti industriali che, nel corso del tempo, sono sbarcati sul mercato aprendo piccole aziende che agiscono facendo riferimento a questa mentalità distorta, secondo la quale l’importante è il fatturato, ottenuto a qualsiasi costo, meglio se risparmiando sulla qualità del prodotto.

In questi giorni XX era impegnato a rappezzare un forno industriale acquistato da un suo cliente che due anni fa aveva trovato lo stesso prodotto al 30% in meno, da uno dei discepoli di di YY. Qui devo aprire una piccola parentesi, basata anche sulla mia esperienza lavorativa. E’ ovvio che vi possono essere diferenze di prezzo sul prodotto finito, le variabili sono tante, ma non è strano che la differenza tra il tuo prezzo e quello del concorrente sia sempre del 30%? Cifra che, per un produttore, non è mica poca cosa… Mai che capiti che la differenza è del 7% o del 12%. Sempre del 30%… mah?!

Che poi, nessuno che faccia mai una considerazione: non è mica detto che in presenza di due prezzi con la differenza del 30% sia necessariamente quello più caro il prezzo sbagliato; può benissimo essere il contrario. Capita a tutti di sbagliare un calcolo, una valutazione, una qualità…e, di conseguenza, un prezzo.

Torniamo a noi, quando ad XX ha sentito parlare del 30% di differenza per lo stesso prodotto, ha cheisto al cliente se fosse certo che l’impianto fosse identico ed ovviamente gli è stato detto che (a voce) era garantito quale identico, stesse prestazioni, ma prezzo inferiore. A quel punto XX ha ringraziato e declinato. I primi problemi sono sorti ai tempi della consegna, infatti mentre XX aveva a suo tempo fornito 2 impianti in 30 giorni, il discepolo ne aveva impiegati 59 per farne uno solo. Non appena messo in opera, il forno ha dato una serie di problemi interminabili, causati da un progetto in economia e sottodimensionato.

Dalla struttura che non reggeva, ai portelli fissati con delle cerniere che cedevano semplicemente con il solo peso del portello, la qualità delle parti metalliche realizzate con un materiale che non reggeva alla temperatura sino ad una tecnologia obsoleta che garantiva un consumo di energia superiore del 30% ed ecco che in pochi mesi l’impianti aveva subito così tante fermate e riparazioni da vanificare il (presunto) risparmio iniziale.

Non appena arrivato al termine della garanzia ecco che il costruttore si defilava, lasciando in difficoltà il cliente che si doveva rivolgere, con la coda fra le gambe, al nostro XX che interveniva al meglio per sistemare le cose. Ma sempre di rappezzo si parla.

La qualità costa, bisogna rendersene conto. Tanto è vero che quale chicca finale, quando i clienti di YY si lamentavano per la scarsa durata dei prodotti, si sentivano dire Con quello che ha pagato, cosa pretende?

I furbetti, in sintesi, sono ovunque. Solo che ce ne accorgiamo solo quando è troppo tardi. E talvolta questo ritardo causa la perdita di vite umane. Ma con quello che abbiamo pagato, non vorremo mica pretendere che le case restino in piedi dopo un terremoto…?

In che mondo viviamo…

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Questa voce è stata pubblicata il 4 Maggio 2009 da in Pensieri, parole, idee ed opinioni con tag , , , , .