Un articolo di Raffaella Serini – Vanity Fair
L’ispirazione gli è venuta per caso: un anno fa vidi un taxi inglese a Peschiera Borromeo. Per curiosità diedi un’occhiata all’interno, e mi accorsi che all’altezza dei piedi del cliente era posta una pedalina scorrevole per consentire l’accesso ai passeggeri disabili in totale autonomia, senza dover scendere dalla carrozzina. Ne rimasi allibito, e mi domandai che cos’avessero in meno gli invalidi italiani rispetto a quelli inglesi … Perché devono essere trattati in modo diverso?
Così Salvatore Falco, tassista lombardo di 57 anni, alla guida dell’Associazione tassisti milanesi, non si è limitato alle parole e, nel giro di un anno, ha portato a termine la sua missione: dotarsi di un taxi con un sollevatore in grado di caricare persone sulla sedia a rotelle, che entrerà in servizio tra pochi giorni. Si è dato da fare, quindi.
Io lo sento dentro che ci riesco. E non è la prima volta: anni fa portai avanti la battaglia per la pubblicità sui taxi e, più di recente, per l’acquisto delle vetture ibride a Milano. Ma lo sa che oggi è la città europea con più taxi alimentati a biofuel?
Ha fatto tutto da solo?
L’automobile nuova, col tetto sollevato, l’ho pagata di tasca mia, staccando un assegno di nascosto da mia moglie…E poi ho fatto montare la pedalina, che mi è costata circa diecimila euro: di questi, però, l’80% dovrebbe essere rimborsato dalla Provincia, l’unica istituzione che finora ha garantito il suo appoggio. Anche se, col senno di poi, quasi quasi ne avrei fatto a meno.
Perché?
Sono due mesi che non lavoro più per portare avanti la pratica di rimborso! Dovrei assumere un ragioniere a tempo pieno… In questo Paese si muore di burocrazia, è scoraggiante: manca poco che mi chiedano le impronte digitali. E meno male che è per una buona causa.
Prevedete altri taxi «speciali»?
Io e la mia associazione ci stiamo pensando. Intanto, mi sono detto disponibile a dedicare al trasporto dei disabili le due-tre ore di lavoro risparmiate con l’introduzione del doppio autista. Inoltre, abbiamo proposto la creazione di un numero verde ad hoc per i disabili. Speriamo vada in porto.
Falco Salvatore era un grande pensava sempre verso il futuro ,è per il bene degli altri.