Paoblog.net

Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Ricordi di estati e di auto che furono…

Pubblico una lettera dell’amico Francesco che con la sua abituale prosa, ci rende partecipi dei suoi ricordi automobilistici e non solo; un ritratto preciso e romantico di estati che furono, di passioni, di spensieratezza…e di auto.

“Io, in questi giorni di estate in anticipo,­ per parafrasare la ‘Laura nazionale’, sono andato con la memoria a quella vettura anticonformista e dal sapore hippy che ha accompagnato molti di noi tra gli anni 70 e 80. Alcuni furono possessori dell’assai simpatica e fricchettona Mehari che svolgeva la funzione di ‘auto stagionale’ da tenere nella casa al mare e utilizzare capelli e bandane al vento.

Un’auto versatile, economica con il propulsore da 600 cm³ tanto da superare indenne quegli anni di crisi petrolifera, da usare scanzonatamente, incuranti di riempirla di sabbia e salsedine, che nulla facevano alla carrozzeria in vetroresina, oppure di sedervisi con il costume da bagno per l’appunto bagnato, portarvi il surf, eccetera. Qualcuno, più snob, ‘british style’ o mods, aveva la più costosa Mini
Moke; in imperdonabile ritardo, poi, arrivò la Renault 4 Frog, che infatti non ebbe successo.

E oggi? Io, al mare, per assolvere allo stesso compito della Mehari ora utilizzo una vecchia Fiat Uno Fire, Euro 1, salvata dalla rottamazione. Come con la Mehari posso non preoccuparmi di sporcarla di sabbia, ma non mi offre, certamente, le stesse sensazioni di divertimento né la medesima versatilità. Oltre che costose,­ valutate tra i 4.000 e i 9.000 euro,­ le Mehari e le Moke non si trovano con facilità. E nessuno più propone autovetture di quel genere. Certo, c’è il Piaggio Calessino: ma si presta meglio a un uso turistico lungo le ‘trazzere’ di Ischia o Panarea, ma anche tra i vicoli di Sperlonga o Ponza.

Forse oggi auto tipo la Mehari sarebbero bollate con disprezzo quali radical chic… Però io vedrei bene qualche allestimento estivo nella gamma di auto trendy come la Fiat 500 e la Mini, oppure anche di Citroën C2 e C3 e Lancia Ypsilon. Allestimenti senza sportelli, con sedili in romantico e fresco vimini e capote in telai tubolari e tela tipo ombrellone come era per le 500 Jolly Ghia o Gamine che spopolarono tra gli anni 60 e 70…”.

Informazione

Questa voce è stata pubblicata il 4 giugno 2009 da in Il mondo dell'automobile (e non solo) con tag , , , , , .