Continua la serie di articoli di Francesco, dedicata a Roma ed alla sua bellezza, spesso nascosta a noi forestieri... Inclusa la segnalazione di un ristorante
Nulla, forse, è più piacevole del passeggiare per il parco di questa villa sulla via Nomentana, non solo per il verde e la natura (il parco non è molto esteso rispetto ad altre ville di Roma, capitale agricola e verde più grande d’Europa), ma anche e soprattutto per l’arte. Progettata ai primi dell’Ottocento per la famiglia Doria Pamphili dal grandissimo architetto Giuseppe Valadier, la villa passò ai Torlonia che, in seguito, la regalarono allo Stato italiano: qui visse, infatti, Mussolini. Qui vi andava a cavallo, giocava a tennis, teneva feste; e, in uno dei corpi minori, vi istituì la Scuola di Cinematografia dalla quale uscirono non solo tanti giovani registi d’avanguardia, ma anche tantissimi antifascisti: ironia della sorte, il Duce allevò la serpe in seno!


Dopo la Seconda Guerra Mondiale restò per anni abbandonata, alla mercè di vandali e saccheggiatori, finché negli Anni Settanta, sindaco di Roma lo storico dell’arte Giulio Carlo Argan, il Comune la recuperò e aprì al pubblico. Ma solo recentemente con il sindaco Veltroni fu restaurata e trasformata in spazio museale davvero meraviglioso. Nel corpo centrale (Casino Nobile), oltre a poter ammirare i saloni delle feste e gli spazi in cui viveva Mussolini, si può visitare il museo della Scuola di Roma che racchiude opere dei migliori pittori figurativi italiani tra gli Anni 20 e Settanta.

Si va dai protagonisti del Realismo magico come Antonio Donghi, Francesco Trombadori, Riccardo Francalancia, Ferruccio Ferrazzi, a quel particolare momento conosciuto come “Scuola di Via Cavour”, con le opere di Mafai, Antonietta Raphaël, agli anni Trenta, ampiamente rappresentati dai pittori tonali Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Emanuele Cavalli, Roberto Melli, Guglielmo Janni e da quelli che a ridosso della guerra maturano un nuovo linguaggio “realista”: Alberto Ziveri, Fausto Pirandello, Renato Guttuso, il giovane Renzo Vespignani.

Nel Casino Nobile è presente un book shop dedicato alla pittura della Scuola di Roma, ma anche all’Art Deco, il Liberty, la decorazione e il decoupage. Spettacolare è la Casina delle Civette, villino Liberty in stile fantastico collocato all’interno del parco di villa Torlonia, museo della decorazione e delle vetrate liberty: ci sono esposti, fra l’altro, meravigliosi bozzetti
ad acquerello di Duilio Cambellotti e tante vetrate liberty da essi ricavate (vetrate che ornano anche le stesse finestre del villino).
Negli altri corpi sparsi per il parco, a disposizione del pubblico ci sono un ristorante con giardino, due spazi per mostre temporanee, una biblioteca per ragazzi, un museo della scienza e della tecnica, un teatro in fase di restauro.
Fotografie tratte da www.museivillatorlonia.it
Per gli amanti della buona enagostronomia, segnaliamo a poca distanza da
Villa Torlonia:
Enoteca-Bistrot Uve e Forme
Via Padova, 6/8 (Metro B Piazza Bologna)
Tel. 06.44.23.68.01
Aperto dalle 12,00 alle 00,30 dal lunedì al venerdì, il sabato dalle 16,30 e chiuso la domenica.
Aperitivo a buffet dalle 18:00, cena dalle 20:30
Ambiente piacevole, semplice e curato con tavoli all’aperto.
Menù tra tradizione e sfiziosità con materie prime provenienti da agricoltura biologica e presìdi Slow Food, ampia selezione di formaggi italiani e stranieri, lista dei vini che include oltre 300 etichette con possibilità di degustazione anche al bicchiere.
bella davvero io l’ho solo intravista dal vero
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