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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

Energia delle stelle in azienda

Sono le persone la principale ricchezza di una azienda. Saper riconoscere e valorizzare i talenti dei collaboratori si sta rivelando un fattore competitivo in grado di portare un azienda al successo più di ogni altro accorgimento tecnico.

Il mondo sta cambiando, non c’è tecnologia, macchina o piano strategico che possa prevedere e accompagnare la rapida evoluzione delle società e dei mercati. In questa destabilizzante, ma anche stimolante, contingenza le aziende hanno bisogno di una nuova fonte di energia per poter essere competitive in ambito nazionale e internazionale.

Così come sul piano ambientale ci si sta ora rivolgendo a fonti rinnovabili, presenti in abbondanza ma non ancora abbastanza riconosciute e utilizzate come potenziali motori per la vita quotidiana – sole, vento, biomassa, geotermia – anche sul piano lavorativo c’è un’apertura nei confronti di un immenso potenziale sinora poco capito e poco valorizzato: il contributo delle singole persone.

Le organizzazioni sono insiemi di persone e sono le persone a determinare il futuro di una organizzazione, non i suoi prodotti o la tecnologia”, affermano insieme Jonas Ridderstråle e Mark Wilcox, considerati due dei più influenti esperti di management al mondo.

Le aziende di successo si fondano sulle intelligenze al loro interno, assicurano i due esperti – che vantano al loro attivo anni di collaborazione di successo con realtà come Sony, l’esercito britannico e la catena degli hotel Hilton – e la sfida della formazione aziendale è oggi quella di creare contesti in cui il talento possa vivere e le idee fiorire: “Il tempo la gestione, del comando e del controllo è finito e le persone che lavorano nelle aziende chiedono di essere guidate, non gestite”.

Come anticipato già negli anni ’70 dallo psicologo Robert Jungk, nel suo saggio “L’uomo del millennio” (Einaudi) in cui intrecciava auspici e  previsioni per il futuro, stiamo finalmente arrivando al “Progetto Ognuno”, la liberazione della facoltà umane:
• capacità di giudizio autonomo, di decisione a vasto raggio, di visione e fantasia per far fronte a complesse situazioni di crisi;
• versatilità e duttilità intellettuale, per affrontare mutamenti rapidissimi;
• tolleranza e spirito di solidarietà, per convivere pacificamente con gli altri.

La sfida della formazione aziendale diventa quella di far emergere l’enorme quantità di energia latente riposta in ognuno degli uomini che l’azienda ha già scelto di assumere, cercare, conoscere e valorizzare ciò in cui ogni persona “brilla”, ciò che fa cantare il suo cuore e ciò che dà senso alla sua vita.

Tal Ben-Shahar, docente di Harvard in psicologia della leadership, autore dell’ormai noto “Più felice” (Baldini Castoldi Dalai) ha impostato la sua ricerca e missione professionale nel riconoscere quali sono gli atteggiamenti e le esperienze che danno qualità alla vita, scoprendo come il riconoscere il proprio potenziale e il fare pieno uso delle proprie capacità sia uno dei principali generatori di felicità e quindi di energia.

Tutte queste considerazioni aprono un capitolo nuovo nella concezione ed espressione della leadership, che dal ruolo di “gestione delle risorse umane” si trasforma in “guida delle persone”, per essere saldi nella visione della meta ma flessibili nella scelta della rotta, per coinvolgere e motivare, per ascoltare e far emergere talenti, per tradurre in azione l’intuizione di Carl Jung: “Ho bisogno del Noi per essere pienamente Io”. Occorre sviluppare nuove competenze personali per diventare buoni leader, che possano esprimersi nella dimensione relazionale – ascolto, empatia, valorizzazione dei punti di forza – e sviluppare una filosofia aziendale aperta alle idee alla fantasia e ai contributi di tutti i collaboratori. Da Wikipedia e Ebay, da Google a Body Shop, la ricetta del successo è stata questa, hanno saputo come far emergere le intelligenze al loro interno.

Non sono più le persone di talento a fare la differenza, ma è il talento delle persone. Quando tanti individui entrano in contatto con il loro potenziale e cominciano a “brillare” in ciò per cui sono più dotati, tanta energia si libera e diventa immediatamente disponibile: è tutta energia… delle stelle.

Marcella Danon – www.lifegate.it

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Questa voce è stata pubblicata il 15 giugno 2009 da in Pensieri, parole, idee ed opinioni, Persone & Società con tag , , , , .