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Elezioni provinciali 2009, vinti o vincitori? Dipende da chi legge…

Non intendo commentare, tuttavia vabbene tirare l’acqua al proprio mulino, ma uno dei due sicuramente ha torto o perlomeno, non ha ragione. 😉

Sono sincero, non prendo le parti di nessuno, a votare sono andato, perchè era giusto così. In calce metto due immagini riassuntive degli esiti elettorali ed ognuno se le interpreti come vuole. Tanto lo fanno per primi i politici.  🙂

Chi vince si crogiola nei risultati, dimenticando che solo la settimana scorsa le due formazioni ai margini (Lega e Idv) sono quelle che, in proporzione, hanno fatto il vero botto.

Chi perde proclama la vittoria, perdendo di vista lo scoramento degli elettori di competenza. Ognuno prosegue sulla sua strada, senza guardare in faccia nessuno, tantomeno i cittadini.

Resta il fatto che non è questa la classe politica con la quale si combinerà qualcosa di buono.

Sarà che oggi  sono in fase di pessimismo acuto. 😦

°°°

Il premier sottolinea una «nuova, sonora sconfitta» della «sinistra».

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Franceschini: Comincia il declino della destra.

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I numeri, che poi ognuno interpreterà come vuole.

comuni

provincie

3 commenti su “Elezioni provinciali 2009, vinti o vincitori? Dipende da chi legge…

  1. lorena
    24 giugno 2009
    Avatar di lorena

    io non sono andata tanto ero sicura che non sarebbe servito a nulla
    Per il resto tutto un mangia mangia al momento non mi sento di dare fiducia a nessuno!

  2. paoblog
    23 giugno 2009
    Avatar di paoblog

    Il mio è un commento da intendersi in senso generale, beninteso. Francamente preferirei uno che mi dice “abbiamo perso, ma è da qui che dobbiamo ripartire”; il negare la sconfitta (nazionale), al cittadino normale fa pensare: “ma questo dove vive? li ha visti gli esiti?” ovvero causa un distacco maggiore dal politico e dalla politica, in quanto li sente lontani dalla realtà. Realtà che alla fine è anche il quotidiano che ognuno di noi affronta. Non mi riferisco al tuo politico di riferimento, ma resta il fatto che ben pochi sentono il politico della sua circoscrizione come il suo rappresentante a Roma.
    °°°
    Parli di populismo ed ideali. Forse troppi ideali sono stati traditi, da entrambe le parti, ed a quel punto uno pensa ai suoi interessi e vota chi, che urli o meno, gli promette benefici o miglioramenti immediati, concreti.
    °°°
    E’ utopia, è provocazione, ma talvolta mi vien da pensare di eliminare i partiti e promuoverei un insieme di persone, delle Liste civiche, dei Movimenti, che raggruppino una serie di idee comuni ed alle votazioni bisognerebbe fare come con i sondaggi: esprimere “1 voto – max 3” anche per più liste. E’ comunque impossibile che un partito abbia la mia stessa linea di pensiero, per ogni cosa. E’ come per il calcio. Siamo 50 milioni di allenatori ed ognuno ha in testa una formazione diversa. Idem per la politica.
    °°°
    Infine, mi piacerebbe che avessimo la maturità politica per votare l’uomo e non il partito. Ma in Italia non è fattibile. L’opposizione di governo, destra o sinistra che sia, è capace solo di dire NO, di protestare, di astenersi, di incrociare le braccia ed aspettare l’altro al varco. Tanto prima o poi un errore lo si fa. E cavalcare poi il risentimento popolare che capita, perchè il provvedimento che scontenta la massa prima o poi arriva, ma non è detto che la maggioranza abbia sempre ragione. In ogni caso, non è che il buon padre di famiglia, se il bimbo pesta i piedi, cambia idea, per non sentirlo piangere. Sarebbe ilcaso di avere il coraggio di prendere decisioni, meglio se giuste, a prescindere dai rumori della massa. Ascoltare chi dissente si, farsi condizionare sistamaticamente no. E così dovrebbe fare l’opposizione di turno. Non cavalcare la protesta perchè fa comodo, ma solo se è giusta. Invece l’opposizione oggi protesta e domani, al governo, cambia radicalmente atteggiamento.
    °°°
    In Italia i politici non lavorano per il bene del Paese, ma per garantirsi la rielezione. Eventuali problemi sarano poi scaricati a questo o quello.

  3. ele
    23 giugno 2009
    Avatar di ele

    Fossi stata Franceschini non avrei definito l’esito delle elezioni un successo, anche se per quanto concerne il dato in Europa, ha ragione.
    A livello nazionale però l’esito negativo per il Pd mi sembra evidente e dall’analisi di questo dobbiamo ricominciare.
    Ma capisco anche che, per non seminare ancor più scoramento nel tuo elettorato e per rilanciare la voglia di costruire, tutte le cose negative vanno viste anche in positivo…
    Quindi Franceschini prende il dato che Berlusconi vince solo grazie alla Lega e Berlusconi si dichiara vincente pur sapendo che il merito è della lega e non suo…
    L’unica analisi che mi sento di fare è che comunque, a destra ed a sinistra, ha vinto il “populismo” e non il popolo… e questo mi spiace, perchè un tempo erano gli ideali a vincere, oggi a vincere è solo chi “urla” di più (Bossi e Di Pietro) e chi usa argomenti di facile presa sulle “paure” dei cittadini di oggi…
    Io ho vissuto un’altra politica e di quella sinceramente ho molta nostalgia.
    Spero sinceramente che si ritorni a farla una vera e buona politica…

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Questa voce è stata pubblicata il 23 giugno 2009 da in Burocrazia e/o Politica, Pensieri, parole, idee ed opinioni con tag , , , , , .