Domande & risposte tratte da: www.viviconstile.org
Seguo con una certa attenzione i problemi relativi all’ambiente e alla salute del nostro “pianeta” e cerco, nel mio piccolo di fare il meglio che posso. Un dubbio: nella mia città (Rimini) da un paio d’anni sono stati collocati i contenitori marroni per la raccolta differenziata del rifiuto organico.
I riminesi si dimostrano molto disponibili in questo senso, perchè i contenitori sono sempre pieni. Tuttavia, noto che per la stragrande maggioranza delle volte, i rifiuti organici vengono raccolti nelle sportine di plastica e gettati così nell’apposito cassonetto.
Mi chiedo:
1) quel materiale potrà essere compostato ugualmente? Non penso proprio che Hera, la società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti, paghi degli operai per aprire ogni borsina di plastica… considerando poi l’odore tremendo che a volte i cassonetti producono.
2) Il secchiello di plastica che ci è stato consegnato per la raccolta in casa di materiale organico, non è una buona soluzione, poichè attira gli insetti, è maleodorante e si consuma troppa acqua per tenerlo pulito.
3) Io utilizzo i sacchettini leggeri che nei supermarket vengono usati per pesare le verdure, illudendomi che siano di plastica di mais e perciò riciclabili.
Cosa mi potete dire al riguardo?
Rispondiamo alla tua domanda riprendendo i punti da te evidenziati.
1) Il fatto che il materiale organico venga raccolto con sacchetti di plastica costituisce un problema per il successivo trattamento di compostaggio. Infatti il sacchetto in plastica non può essere biodegradato come tutte le sostanze organiche di origine vegetale o animale e rappresenta quindi un’impurità. Molti impianti di compostaggio sono preceduti da un trattamento meccanico che lacera e separa i sacchetti di plastica dal materiale organico. E’ un trattamento efficace, ma non perfetto. Per questa ragione è necessario utilizzare sacchetti biodegradabili in mater-bi (disponibili al supermercato o in alcuni casi forniti dal comune).
2) Esistono dei contenitori areati da tenere in casa che risolvono il problema dell’odore. Il contenitore areato evita la formazione di cattivi odori, muffe e condensa. Alcuni comuni italiani hanno già adottato questo sistema distribuendo ai cittadini i cestelli per la raccolta differenziata dell’umido (vedi immagine http://www.biobag.com/air-patty.html).
3) Assolutamente no. I sacchetti per l’acquisto di frutta e verdura sono in plastica. Per la raccolta dell’umido è necessario acquistare i sacchetti in mater-bi che sono compostabili insieme al materiale organico che differenziamo.