Premessa di Pao: Inizia oggi una nuova Rubrica che spero possa stimolare a dovere l’amico Miro, da sempre arguto osservatore, ma un poco incostante. Io gli concedo una spazio personale nel quale possa dire la sua, su quello che vuole… 😉 Ora sta a lui…

Premessa di Miro: Se avessi la tua costanza nel portare avanti un blog scriverei di sport, non perchè mi senta particolarmente bravo o competente, ma perchè la maggior parte dei cosidetti giornalisti sportivi mi dà sui nervi. Questa sensazione la provo nel calcio e nel tennis in particolare, e la provo al termine di ogni evento importante. Quello che mi dà molto fastidio è l’atteggiamento dell’ “esperto” che rilegge tutti gli eventi in modo da mostrare come fosse stato chiaro ed evidente che le cose sarebbero andate in un certo modo.
Basta vedere le pagelle di una finale finita ai rigori, la squadra vincente ha sempre tutti sette mentre chi ha perso, magari per un solo rigore, un sacco di insufficienze: come se le scelte tattiche dell’allenatore migliore avessero naturalmente portato un terzino sinistro a sbagliare il settimo rigore.
Come si dice, “un esperto è uno che ti spiega perchè le sue previsioni non si sono avverate”, ora si sono evoluti, non fanno neanche più previsioni. Naturalmente non mi attendo che un esperto mi dia il risultato finale e nemmeno il vincitore, mi attendo però un’analisi prima dell’evento in cui mi spieghi come si svolgerà.
Faccio un esempio: il grande Rino Tommasi, Flashing Meadows 1988, finale Lendl-Wilander. Lendl era il numero uno e Wilander aveva bisogno di batterlo, oltre che per vincere il torneo, anche per essere una volta nella vita numero uno ATP.
Pronostico di Tommasi: Lendl gioca un tennis superiore è può vincere in tre set, se però Wilander riuscirà a prolungare il match per più di tre ore vincerà il titolo….come in effetti accadde.
Tutto questo cappello per segnalarti qualcuno che finalmente si espone:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=184&ID_sezione=523&sezione=
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Non sono d’accordo con quel che scrive e non credo che Re Roger stasera passeggerà, a Parigi con Del Potro ha vinto al quinto quando aveva quasi perso e l’argentino sarà quello che, forse non stasera, ma in un paio d’anni, lo scalzerà dal trono.
Comunque è il tipo di giornalismo che preferisco.
Miro
P.S. Un bonus per gli amanti del tennis.Il più bel colpo giocato nel Torneo.
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Ed il nostro opinionista ha visto giusto, visto che Juan Martin Del Potro è l’uomo del giorno a New York. L’argentino ha conquistato lo Us Open, il suo primo torneo del Grande Slam, battendo in cinque set il numero 1 al mondo, Roger Federer, al termine di una partita durata quattro ore e sei minuti. Questo il punteggio di un match intenso e combattuto: 3-6 7-6 (5) 4-6 7-6 (4) 6-2.