Quindi la sua diffusione dovrebbe diventare a breve molto capillare perché oltre alla semplicità costruttiva i progettisti (Centro Sperimentale di Cesano dell’Unità Ricerca ed Innovazione dell’Anas, diretto dall’ingegner Eleonora Cesolini) giurano che sia anche meno costosa da produrre. “L’installazione delle nuove barriere – spiega infatti il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – potrà avvenire progressivamente sulla nostra rete”. Vedremo.

“Si è pensato – spiegano infatti i tecnici dell’Anas – al contenimento dello spostamento che la barriera subisce in seguito all’urto, per ridurre lo spazio necessario al suo funzionamento. Le barriere di sicurezza attualmente disponibili sul mercato, infatti, richiedono uno spazio a margine della carreggiata costoso o non sempre disponibile, come nel caso delle strade non ammodernate, che può costituire il presupposto per protezioni inadatte ad urti al di sopra di una certa velocità. A questo aspetto si aggiunga una differenziazione per la sicurezza totale di tutti gli utenti della strada; si pensi, ad esempio, agli effetti di barriere a paletti separati sui motociclisti”.
Fonte: http://www.repubblica.it/2009/09/motori