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Lo spray antipioggia funziona. Sin troppo

Nota di Pao: Il post di Caprino non fa una grinza, perchè purtroppo molti, troppi, guidano senza la dovuta attenzione, prudenza e conoscenza del mezzo. Un guidatore che accende il cervello quando sale in macchina, avrebbe il buonsenso di valutare al meglio sia il traffico che le condizioni reali del manto stradale, ecc.; senza volermi mettere sul piedistallo, nonostante le gomme invernali che mi danno più sicurezza, sia reale, sia percepita, e nonostante l’asfalto drenante, quando piove io riduco automaticamente la velocità (cosa peraltro prevista dal Codice, in autostrada).

Per quanto mi riguarda, un parabrezza pulito dalla pioggia mediante lo spray sarebbe un aiuto in più, non un alibi per andare più forte. Certo, non siamo tutti uguali, ma d’altro canto ho un cervello nella media, non bisogna mica essere dei geni per guidare in sicurezza. 😉

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di Maurizio Caprino

Lo spray che impedisce all’acqua piovana di fermarsi sui vetri funziona: un test pubblicato su “Quattroruote” di novembre ha dimostrato che, stendendo questo prodotto sulle superfici vetrate, la visibilità resta buona, tanto che i tergicristalli di fatto diventano necessari solo per pulire il parabrezza quando si prendono gli schizzi dai veicoli che precedono (e comunque anche in questa circostanza si vede meglio rispetto a quando il tergi agisce su un vetro non trattato con lo spray). “Quattroruote” riferisce dello studio di un’università americana secondo cui, aumentando la visibilità, migliorerebbe pure la sicurezza. Io però non ne sarei troppo convinto: dall’esperienza dell’asfalto drenante si è visto che ci sono pure controindicazioni.

Infatti, anche in questo caso si vede di più (l’acqua viene assorbita dal manto stradale e non schizzata dalle ruote), ma proprio la maggior visibilità induce ad andare più forte, mentre vedere poco mette a disagio e stanca, obbligando alla prudenza. Questo succede perché purtroppo noi esseri umani siamo tarati per regolarci in base a ciò che percepiscono i nostri sensi.

Se l’occhio non è disturbato dagli schizzi e la diminuzione di aderenza che la pioggia comporta su asfalto bagnato non si nota se non durante una sbandata o un aquaplaning (cioè troppo tardi), si finisce per guidare come sull’asciutto pur non potendo permetterselo. Così al primo piccolo imprevisto arriva l’incidente.

Per ricordarci di come cala l’aderenza quando piove, appena vediamo l’acqua facciamo mente locale su come tende a slittare la nostra auto sul cemento di un autosilo o di un parcheggio sotterraneo quando vi entriamo con le ruote appena bagnate provenendo da una strada esposta alla pioggia.

Fonte: http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/

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Questa voce è stata pubblicata il 9 novembre 2009 da in Il mondo dell'automobile (e non solo), Sicurezza stradale con tag , , , .