Leggo oggi che: “Saranno finanziati con 500 milioni progetti di edilizia penitenziaria ed è previsto il recupero di risorse per 500-600 milioni attraverso la razionalizzazione di spese esistenti.”
E questa è la conferma che siamo governati da una massa di incompetenti. Nuovi progetti di edilizia carceraria? Ma a chi servono? Forse ai costruttori, immanicati con i politici a livello nazionale e locale.
Di certo non alla cittadinanza e neanche ai carcerati che, a prescidnere dalle loro colpe, sono ammssati in strutture vecchie, fatiscenti e sfruttate bn oltre la loro capacità.
Carceri nuove, in Italia, ne abbiamo a iosa. Vuote.
Preso atto che sono già stati spesi miliardi (di lire) e milioni (di Euro) per costruire strutture inutilizzate per svariati motivi, non ha assolutamente senso distogliere risorse finanziarie per costruirne altre che, in ogni caso, saranno pronte tra parecchi anni.
Con i tempi biblici delle opere pubbliche, ci vorranno 10 anni almeno per vedere qualche risultato. Con l’adeguamento dei costi in corso d’opera, l’ammontare della spesa triiplicherà. Ed infine in questi anni d’attesa il problema delle carceri superaffollate potrà solo peggiorare.
Ovviamente in questo lasso di tempo si cercherà la via più facile per risolvere, per cui vai con la depenalizzazione dei reati e magari con un bell’indulto di massa. Fuori tutti, in attesa di rientrare tutti.
Con buona pace di noi cittadini alle prese con la criminalità (micro e non) e con il senso d’impunibilità che tali manovre instillano nei delinquenti che, in un modo o nell’altro, se la cavano.
Solo critiche nel mio commento?
No, cerco di essere anche propositivo ed allora questi 500 milioni di € usiamoli piuttosto per aumentare il personale della Polizia penitenziaria, in modo da avere gli agenti che servono a mettere in opera le strutture esistenti. Sfruttiamo quello che abbiamo e che (noi cittadini) abbiamo già pagato.
Poi si potrebbe allargare il discorso al recupero del detenuto che, tralasciando chi ha commesso reati violenti, dovrebbe essere messo nelle condizioni di non delinquere una volta estinta la pena. Siamo sinceri, pochi di noi assumerebbero un pregiudicato.
Però se nessuno dà una nuova opportunità a queste persone (ricordiamoci che c’è reato e reato, non possiamo fare di tutta un’erba un fascio) va da sè che solo i delinquenti possono fare. Quindi oltre ad utilizzare al meglio le carceri è necessario anche riformare il sistema carcerario.
Considerando che ci sono esempi positivi, di gestione dei detenuti così come di reinserimento degli stessi nella società civile, vuol dire che la cosa è fattibile.
Ci vorrà del personale preparato e motivato, strutture adeguate ma, parafrasando qualcuno, si può fare.
Leggi anche: Servono nuove carceri o carceri “nuove”? + Le agende della legatoria artigianale all’interno del Carcere di Pavia
Pingback: I malati terminali? Mica votano… « Paoblog
Pingback: Ministro Alfano, mi dia retta… « Paoblog
Il fatto è che i luoghi deventi ci sono, ma non hanno gli agenti per presidiarli, proprio grazie a queste decisioni a macchia di leopardo….
favorevole a non buttare via i soldi, ma allora trasferiamo subito i detenuti in luoghi decenti…
la situazione di quello in provincia di siena (san gimignano – volterra) è estremamente critica, davvero…