Ieri mi sono recato all’ATM Point di Piazzale Loreto per acquistare la Tessera elettronica per il parcheggio le cui caratteristiche sono raccontate con dovizia di particolari in alcuni post; copio il link dell’ultimo post dal quale, in ogni caso, si può risalire al primo sull’argomento, con tutti i dettagli e come sempre raccomando la lettura prima di acquistare la Tessera, viste le novità (a ns. sfavore ovviamente) introdotte lo scorso anno.
Mi sono recato allo sportello ed all’addetto ATM ho detto le testuali parole: Buonasera, vorrei la tessera elettronica per il parcheggio, quella da 100 Euro.
Lui mi risponde che: deve compilare il modulo rosso che trova lì ed allegare una foto.
(che sta a dì? Una foto?) Insisto: No scusi, io voglio la tessera per il parcheggio da 100 €, quella gialla ….
Ed ecco l’effetto di una divisa, seppur dell’ATM, su un italiano. Si raddrizza sulla seggiolina e si prepara per la lezione, con un ghigno sul viso.
Eh, ma allora lei intende il parchimetro elettronico, se mi dice tessera, abbiamo 100 diverse tessere, deve esere preciso quando chiede le cose. Comunque io le ho finite, chieda allo sportello accanto.
Mi rivolgo quindi allo sportello accanto: Buonasera, vorrei il parchimetro elettronico da 100 €.
Questa volta va tutto liscio ed ottengo la Tessera. A questo punto una piccola divagazione.
Nelle istruzioni della scheda c’è scritto (in grande, che si veda): “Prima di aprire la custodia di imballaggio premere su C – il display dovrà indicare 2.00”
Quello che mi chiedo è perchè prima di consegnare la Tessera non sia l’addetto a verificarne il funzionamento.
Non che sia faticoso premere il tasto e verificare il tutto, beninteso, tuttavia mi è capitato una volta che la tessera non funzionasse e quando, dopo pochi minuti, l’ho riportata allo sportello, l’addetto è andato nel pallone perchè non conosceva la procedura per riprenderla in carico, dandomene una funzionante.
Torniamo a noi, visto che le parole sono importanti, ho visitato il sito dell’ATM nella sezione dedicata ai parcheggi ed ho constatato che fra i metodi di pagamento indicano le Tessere elettroniche a scalare – Sono tessere che vanno accese all’inizio della sosta e spente al termine…..
Ah, non si parla di Parchimetro elettronico, ma di Tessere…. 😉
Non contento ho fatto una ricerca sul sito dell’ATM digitando le parole: parchimetro elettronico e, sorpresa, ho ottenuto questo risultato: Impossibile trovare risultati corrispondenti ai criteri di ricerca.
E’ vero, le parole sono importanti. Sarebbe però utile se agli addetti dell’Atm insegnassero a fare il loro lavoro con la giusta attenzione e non mi riferisco solo a questo episodio.
Ne ho già parlato a suo tempo, ma colgo l’occasione per segnalare la scarsa preparazione “ambientale” degli addetti allo sportello Atm; sulla confezione è scritto che una volta esaurita la scheda deve essere gettata negli appositi contenitori o restituita al punto vendita; mesi addietro in occasione dell’acquisto della nuova tessera volevo consegnare quella esaurita all’addetto che mi ha detto “la butti pure nel cestino”.
“Nel cestino?” gli ho chiesto e lui ha confermato. Ovviamente me la sono tenuta in tasca ed alla prima occasione l’ho buttata nel contenitore delle pile esauste. Non aggiungo altro.
Altro che Summit di Copenhagen.