di Maurizio Caprino
Il direttore di “Quattroruote” (http://viamazzocchi1.quattroruote.it/) scrive che è un “bruttissimo colpo per i Comuni” la sentenza 27414 depositata una settimana fa con cui la Cassazione ha annullato una multa per passaggio col rosso perché il rilevatore automatico andrebbe comunque presidiato da agenti.
E l’Unione nazionale consumatori sta addirittura facendo partire minacciose richieste ai sindaci, di questo tenore: dateci i tabulati di chi ha preso una multa, così vedremo se restituirete loro tutto il maltolto e – se sgarrate – vi faremo causa. Ma siamo sicuri che tutti sappiano quello che scrivono e fanno?
Ricordo a tutti che nel 2004 ci fu una palese violazione di legge da parte dei Comuni, che effettivamente usarono quegli apparecchi in automatico anche quando era obbligatorio mettervi a fianco il vigile, perché non erano omologati per l’uso senza presidio. Il ministero dell’Interno lo mise nero su bianco, l’Anci abbozzò una protesta e tutto passò in cavalleria: chi era ancora in tempo per fare ricorso vinse, chi aveva già pagato rimase perlopiù beffato.
Nonostante questo precedente, oggi il direttore e l’associazione di consumatori ipotizzano scenari ben più favorevoli ai cittadini. Ma, soprattutto, dimenticano che l’ultima sentenza della Cassazione sarà molto probabilmente superata da altre di segno opposto, che lasceranno scoperto chi oggi si agita.
Sì, perché – a parte altri aspetti sconcertanti di cui attendo conferma e leggerete presto – la Cassazione non ha tenuto conto che rispetto al 2004 è cambiata una cosa fondamentale: gli apparecchi in uso sono omologati per funzionare totalmente in automatico. Dire che ci vuole il vigile, se lo fa un giudice (tanto più di mera legittimità, come la Cassazione), è un errore.
Se lo fa un soggetto che si rivolge al pubblico, è un’illusione che s’ingenera nella gente. E infatti non conosco un solo Comune che dopo la sentenza 27414 si sia scomposto bloccando i controlli e preparandosi a rimborsare le multe.