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Navigli, 80 chilometri di degrado

Prima di guardare in basso, e mettersi a contare bottiglie, passeggini, televisori, cercasse di biciclette e motorini abbandonati sul fondo dell’antico porto di Milano, si può ricordare cosa è successo qualche anno fa a Londra.

Sulla sponda Sud del Tamigi c’era la vecchia centrale termoelettrica di Bankside, abbandonata dal 1981, tante volte se n’era ipotizzata la demolizione, poi nel 1995 la Tate Gallery decise di trasformarla e affidò il progetto a uno studio svizzero di architettura. Dopo cinque anni (tenere ben presente i tempi: cinque anni), il 12 maggio 2000 venne aperta la Tate Modern, uno dei più innovativi e visitati musei del mondo, che ha toccato il record di 4 milioni di ingressi l’anno.

Ora si può risalire dal fondo della Darsena, lasciarsi alle spalle l’odore rancido di escrementi e putrefazione che si respira là sotto, e leggere le date ancora segnate sul cartellone del cantiere: il 21 maggio 2003 il sindaco decide di costruire un parcheggio da 700 auto sotto l’acqua; il 22 ottobre dello stesso anno viene consegnata (e presto prosciugata) l’area.

Esclusi gli scavi archeologici, i lavori non sono mai partiti. Rapido conteggio: in cinque anni, sul suo fiume Londra ha costruito la Tate Modern. In più di 6 anni, Milano ha mandato in malora il cuore del sistema dei Navigli, un luogo che si identifica con la storia e l’immagine della città.

Qui puoi vedere le foto > http://milano.corriere.it/gallery/milano/03-2010/naviglio/1/milano-naviglio-discarica_49f8d50e-2b5f-11df-bcb9-00144f02aabe.shtml#1

Lettura integrale dell’articolo qui > http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_marzo_9/santucci-naviglio-degrado-1602617299000.shtml

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Questa voce è stata pubblicata il 9 marzo 2010 da in Ambiente & Ecologia, Milano & Lombardia con tag , , , .