S’inizia a vedere la fine per la maxi-inchiesta della Procura di Verona sullo scandalo dei T-Red: è stato chiesto il rinvio a giudizio per quattro persone, tra cui il costruttore e il noleggiatore dell’apparecchiatura che controlla i passaggi col rosso a semaforo. Si stanno quindi per affrontare pubblicamente i nodi ancora controversi della vicenda.
In particolare, quattro nodi si annunciano di non facile soluzione e sono rilevanti per chi è stato multato aldilà della loro rilevanza nel processo:
1. la non conformità degli apparecchi installati rispetto al prototipo omologato e depositato al ministero delle Infrastrutture (si dovrà vedere soprattutto se i giudici riterranno ortodossa la prassi “snella” seguita dal ministero, secondo cui non è richiesto il deposito né del software, soggetto a segreto ed elaborazioni continue, né dei componenti di natura strettamente industriale dell’apparecchio e perciò sostituibili in ogni momento con altre parti reperibili normalmente in commercio);
2. l’attendibilità dell’apparecchiatura…
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