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A proposito di autovelox/2

Normalmente il rispetto dei limiti di velocità non lo sento come un problema, ad eccezione di quelli troppo bassi; so bene (lo si vede ogni giorno) che per certa gente i 130 kmh (oppure i 150) sono difficili da rispettare, tuttavia io mi riferisco a certi limiti di 30-50 kmh. piazzati su lunghi rettilinei al di fuori di centri abitati e così via…

Trovo anche che in prossimità dei cantieri autostradali, nei giorni in cui non vi sono persone al lavoro, i limiti dovrebbero essere adattati al momento ovvero sarebbe interessante avere dei cartelli gestiti elettronicamente che variano il limite di velocità a seconda della presenza o meno di lavoratori, mezzi e, ovviamente, traffico.

E’ ridicolo (ma anche pericoloso) dover viaggiare a 60 kmh in autostrada, con la strada quasi deserta ed il cantiere chiuso. Se non rispetti il limite, trovi l’autovelox che ti castiga e se invece lo rispetti come minimo rischi la lite a distanza con quelli che sopraggiungono e che se ne fregano dei 60 come dei 130…

Ho già parlato tempo addietro della litigata virtuale avuta con un cretino che si augurava che un TIR mi tamponasse quando avevo l’insana idea di rispettare il limite dei 90 kmh. in presenza di un cantiere e questo nonostante la presenza di autovelox.

Se non ci arrivi con il buonsenso, dovresti arrivarci con il portafoglio… 😉

Nei giorni scorsi siamo andati in gita a Bellagio e in autostrada (Direzione Como) vi erano diversi tratti con velocità limitate a 110 – 90 – 80 – 60 kmh. per la presenza di cantieri. Per due volte ho visto il cartello che avvisava della presenza di autovelox che, puntualmente, erano piazzati subito dopo il cartello che imponeva i 60 kmh.

Ad un certo punto, in prossimità del terzo cantiere, nessun cartello di avviso e, puntuale come i precedenti, un autovelox subito dopo il cartello dei 60 kmh.; in questo caso, però, l’autovelox era quasi totalmente nascosto da altra segnaletica.

Sono sincero, era difficile rispettare il limite dei 60 kmh., il traffico non era molto, la strada era dritta, il cantiere chiuso. Per cui sono stato costretto a procedere con maggior attenzione al tachimetro piuttosto che alla strada. Non credo si possa parlare, in questo caso, di sicurezza stradale. Non in un mondo imperfetto come quello in cui ci muoviamo.

Chi è abituato a pestare a fondo il pedale dell’acceleratore, lo faceva ugualmente, gli altri cercavano di rispettare il limite, ma lo facevano a loro rischio e pericolo, di fatto.

Ovviamente la mia è utopia allo stato puro, stiamo parlando del Bel Paese dove si riescono  a fare male anche le cose semplici come racconta oggi Maurizio Caprino > https://paoblog.wordpress.com/2010/08/30/le-stranezze-della-riforma/ < tuttavia i segnali variabili sono in uso da anni in Germania, Paese Bassi, Nuova Zelanda, per cui la cosa è fattibile.

Nei Paesi Bassi, ad esempio, leggevo che: gran parte della rete densa dell’autostrada è dotata dei sistemi variabili di regolazione di velocità. Il segnale elettronico comunemente è inviato ogni 500 tester. Il sistema si tiene al corrente di tutto il movimento di traffico ed abbassa il limite di velocità se rileva l’inizio di congestione di traffico. Una volta attivato, il limite di velocità può essere fissato a 90, a 70, o a 50  km/ora, secondo il livello di congestione prevista di traffico.


3 commenti su “A proposito di autovelox/2

  1. Pingback: Ranzani – La foto dell’autovelox - Bargain-Net Ezybuy (Germany)

  2. Paoblog
    30 agosto 2010
    Avatar di Paoblog

    L’esempio che ho portato dell’Olanda, così come di altri paese è puramente indicativo, inteso che la segnaletica variabile è un dato di fatto ovvero possibile.

    Circa la precisazione sull’asfalto sporco in zona cantieri, ok, mi sta bene. Resta in essere la mia riflessione di fondo.

    Se la segnaletica fosse utilizzata al meglio, forse riusciremmo ad educare chi, ora come ora, non ne capisce la logica ; io uso il buonsenso ed anche se trovo un limite assurdo, faccio del mio meglio per adeguarmi, ma in presenza di limiti di velocità plausibili sarebbe più facile per tutti rispettarli e “capirli”.

  3. Maurizio Caprino
    30 agosto 2010
    Avatar di Maurizio Caprino

    Attenzione all’Olanda: sono comunque limiti più bassi del già basso 120 che è il loro limite generale (favorito anche dalle piccole dimensioni del paese) e nulla c’entrano coi cantieri. Dove va considerato che a creare rischi non c’è solo la presenza degli operai, ma anche l’asfalto potenzialmente “sporco” a causa dei lavori, cui nessuno pensa mai

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