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Audi A1. Mah…

Articolo aggiornato dopo la pubblicazione

Domanda: L’Audi A1 è un flop?

Scritto da Francesco

Sabato mattina sono passato dalla concessionaria Audi Autocentri Balduina, vicino Castel Sant’Angelo, piccola sede ma molto elegante. Devo dire che erano organizzati bene, non come la confusione alla presentazione della Giulietta.

Tutta la sede riservata solo alla A1 con tre modelli esposti e molto spazio attorno ad essi, senza problemi di confusione. Buffet, del quale non mi sono servito, con cameriere, hostess molto carina, venditore in completo scuro molto disponibile e accogliente. Un cappellino stile golf più che baseball in omaggio, blu con il logo A1 rosso e finiture grigio, peccato per il logo della concessionaria dietro, sebbene di piccola dimensione.

La A1. Mah! Mi ha deluso. Linea pulita, bella, ma incapace di coinvolgere emotivamente. Insomma, fredda. Stile che può funzionare con la A4, la A6 da rappresentanza, anche con la A3 comunque da famiglia. Ma se la A1 deve rivolgersi a giovani o giovanilisti che guardano alla Mini o alla DS3 o alla Abarth 500, non c’è proprio storia.

La A1 non ha un terzo del carattere accattivante di quelle. Non è divertente, non ti fa dire: ooooh, però! Anche l’assetto, non si presenta sportivo: sembra una macchina piuttosto borghese. Neppure con i cerchi da 17. Anche gli interni: ordinati ma ordinari, freddi, quasi austeri.

Nell’allestimento alto di gamma, quello costoso, la plancia è di materiale morbido, ma te ne rendi conto solo se lo pigi con le dita: alla vista e anche al semplice sfiorarlo sembra plastica rigida; a che serve, allora? Comoda, sicuramente, e con un bagagliaio che sorprende per capacità di carico, già solo a vista. Però già solo a vista, poi lo scopri comparandone le misure, ti rendi conto che è più ingombrante della Mini e anche della DS3 che già è lunga di suo.

Sarebbe da vederla in allestimento S-line, ma dalle foto non sembra migliore più di tanto. Forse se facessero una RS1, ma non credo potrà cambiare più di tanto… Poi, forse avranno ragione loro: acchiapperà un pubblico meno eccentrico, meno sportivo, più rigoroso…

Ieri, 27 settembre, ho provato la Audi A1 a disposizione per i “test drive” nella concessionaria Autocentri Balduina di via Terenzio a Roma.

La vettura che ho provato è una A1 1.6 TDI F.AP. Attraction: ovvero la versione base con il motore alimentato a gasolio. Unici optional montati: il bracciolo tra i due sedili anteriori, cerchi in lega da 16 pollici, vernice metallizzata, autoradio e volante in pelle per un prezzo che si aggira intorno ai 24.000 €.

È la prima volta che vedo la A1 in tinta unita (grigio metallizzato), ovvero senza gli archi del tetto in alluminio o in colore a contrasto come quelle esposte nello stesso autosalone. L’effetto è ancora meno bello: la A1, così, ha un senso di povertà, accentuando l’aspetto di banalità e noia che le ruota attorno.

Una volta a bordo, il posto guida si presenta comodo, come avevo sperimentato da fermo sulle vetture esposte nella concessionaria. Ma il sedile è, per come sono abituato io, poco avvolgente.
Abbastanza poveri i materiali, che non comunicano né senso di calore, né di allegria, né di ricchezza, né danno soddisfazione.

Piacevole il volante di non grandi dimensioni, sebbene scomoda la presa a causa del fatto che sia troppo sottile; inoltre l’effetto pelle non è particolarmente riuscito, essendo poco morbida ed eccessivamente liscia, tanto che io avevo pensato che fosse in plastica.

La plancia è, a mia sensazione, troppo fredda e povera, quasi inconsistente all’apparenza. Comodo e abbastanza ben visibile e chiaro il quadro strumenti; poco leggibile e poco pratico, invece, il “computerino di bordo” con schermo a scomparsa in alto al centro della plancia, schermo nel quale prende posto anche il navigatore (optional).

In marcia, le sensazioni sono subito positive per ciò che riguarda il motore. Un diesel da 105 cavalli subito reattivo, elastico, pronto, con una discreta coppia e anche abbastanza silenzioso. Comoda la leva del cambio, abbastanza precisi gli innesti delle marce, molto buono e potente l’impianto frenante.

Interessante, anche, il sistema “Stop & Start” che qui ho testato per la prima volta. Ho dovuto farci l’abitudine: non sapendo che fosse presente su questa vettura, essendo io abituato a lasciare il cambio in folle quando mi fermo ai semafori, non mi sono reso conto che così facendo ho fatto entrare in funzione il sistema pensando, invece, di aver fatto spegnere il motore; una volta preso confidenza con il sistema, ci si rende conto che è comodo e utile, sebbene mostri un certo ritardo nel rimettersi in moto: passa qualche frazione di secondo dal momento che si preme il pedale della frizione a che si innesti la prima e si metta in moto il motore; occorre farci l’abitudine.

L’aspetto, davvero, maggiormente negativo, direi molto negativo riguarda la visibilità posteriore.
Sia in marcia che in manovra. In marcia si ha poca visibilità posteriore, probabilmente a causa dell’inclinazione e della forma del lunotto, ma non aiutano anche gli specchi retrovisori: quello interno piccolo e ovale, quelli esterni eccessivamente sagomati e spigolosi; entrambi, insomma, non hanno un gran campo visivo.

Eccessivi, a mio avviso e sensazione, gli angoli bui nel tre-quarti posteriore che causano molta molta fatica nelle manovre in retromarcia, ma anche nella visuale laterale quando ci si deve immettere sulla strada osservando se da destra non venga nessuno. Davvero un grande handicap, questo. Comode, in marcia, le sospensioni che garantiscono buon comfort.

In sostanza: una buona auto, maneggevole e comoda, ma davvero eccessivamente sopravvalutata.

Gentilissimo e preparato il venditore (lo stesso che mi accolse in autosalone alla presentazione di sabato 18 settembre) che mi ha accompagnato in un giro cittadino di circa 40 minuti lungo il quale percorso abbiamo incontrato molto traffico, per cui ho potuto apprezzare le doti di maneggevolezza della vettura, ma anche notare i problemi di visibilità, ma non ho potuto lanciarla a velocità per testarne doti da stradista e accelerazione.

Il venditore, gentile ma esageratamente preso nel suo ruolo di dipendente Audi, ha ovviamente tenuto a precisare che la A1 è un prodotto “premium”, in quanto marchiata Audi e quindi non può essere paragonata a prodotti come la Citroën DS3, ma solo con Mini («Il nostro vero “competitor”…» come ci ha tenuto a precisare nel suo parlare da uomo di marketing) e con MiTo.

Ebbene: io credo fortemente, invece, dopo essere salito sull’una e sull’altra che la Audi A1 sfigura nettamente al cospetto della Citroën DS3.

In BMW, invece: organizzazione più caotica. Una 5 Touring in esposizione, una fuori disponibile per le prove. Una sola Mini Countryman esposta, bianca. L’ho guardata senza dedicarvi più di un paio di minuti: non mi piace per nulla, a pelle.

14 commenti su “Audi A1. Mah…

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  2. paoblog
    6 novembre 2011
    Avatar di paoblog

    Circa la foto, nessun problema, la si cambia con una più attuale. D’altro canto il post è del 2010 e le foto che giravano al momento erano quelle…

    Poi, passi il dono della sintesi, ma invece di un soggettivo Per me è fantastica, non sarebbe possibile avere da un possessore di A1 di una disamina dettagliata di prestazioni, consumo, guidabilità, ecc.?

    Ovvero della Prova su strada che solo uno che la usa tutti i giorni può scrivere…

  3. Ale
    5 novembre 2011
    Avatar di Ale

    Per me è fantastica!
    Comunque potevate mettere una foto della “vera” A1…
    Che è quella che avete messo, un vecchio prototipo?!

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  6. Francesco
    22 marzo 2011
    Avatar di Francesco

    E ben venuto nel club…!

    Io dopo averne viste “ben” 17 in 6 mesi, da un paio di settimane non ne sto più avvistando… Sparita del tutto?

    In effetti il frontale è molto “Audi style” e può richiamare, vista da davanti o da 3/4 anteriore, la A3; mentre dietro sembra proprio “poverella”, direi triste, molto anonima: sa di Volkswagen Anni Settanta, tipo la prima serie della Polo chiamata anche Audi 50, come se il presente voglia rincorrere il passato sotto i suoi angoli più insignificanti…

  7. Paoblog
    22 marzo 2011
    Avatar di Paoblog

    Te possino, ho visto la mia prima A1.

    Di primo acchito vien da dire che è un restyling della A3, ma in realtà è un’auto anonima, senza stile che non siano i 4 cerchi Audi.

    Bleah ….

  8. paoblog
    18 marzo 2011
    Avatar di paoblog

    Appunto, quanto consuma?

    E’ fattibile chiedere qualche minuto per scrivere un commento più argomentato? Versione, motore, consumi?

  9. adrios69
    17 marzo 2011
    Avatar di adrios69

    quanto consuma

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Questa voce è stata pubblicata il 20 settembre 2010 da in Il mondo dell'automobile (e non solo), Pensieri, parole, idee ed opinioni con tag , , , .