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Le riserve di Elio sono quasi finite

E non stiamo parlando di Elio e le Storie Tese…

C’ sempre qualcosa da imparare ed alcune settimane fa, gho letto su Vanity Fair un articolo di Irene Soave nel quale spiega il problema legato all’esaurimento di elio, il gas con il quale si riempiono i palloncini, certo, ma non solo.

L’elio è utilizzato anche nelle bombole da sub, in un mix con ossigeno ed azoto, ad alte pressioni è più facile da respirare dell’aria.

Un quinto dell’elio consumato sulla Terra viene usato per raffreddare i magneti deggli scanner medici.

Nei telescopi solari raffredda l’aria tra le lenti ed impedisce distorsioni per il calore.

La ritenzione di elio nei minerali e reperti archeologici è un indice per datare le rocce che contengono uranio e torio.

Nei missili serve per pressurizzare e purificare il carburante. Ai missili Saturno V, che portarono l’uomo sulla Luna, ne servivano 370.000 metri cubi.

Tutti questi modi di impiego sono a rischio estinzione. L’elio, sebbene sia il secondo elemento più presente sulla Terra, sta infatti finendo. La US National Reserve di Amarillo, in Texas, che racchiude la metà delle riserve mondiali, si sta svuotando.

Secondo il fisico Richardson, Premio Nobel 2006, in 25-30 anni resteremo senza. Il problema, spiega, sono i prezzi stracciati, che rendono antieconomico riciclarlo. Per incentivare le aziende a farlo, evitando di consumare le riserve, l’elio dovrebbe costare 30 volte tanto, in pratica 100 € a palloncino.

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Questa voce è stata pubblicata il 27 settembre 2010 da in Ambiente & Ecologia, Animali, natura & via dicendo..., Leggo & Pubblico con tag , , , , , , .