di Maurizio Caprino
“Allora funziona”, titolava trionfalmente “Quattroruote” di settembre. “La Volvo investe i pedoni”, si leggeva invece ieri sul web, rilanciando le notizie sui flop del sistema Pedestrian detection appena lanciato dalla Volvo sulle S60 e V60. E giù tutti a chiedersi chi abbia ragione.
Ma se lo facciamo andiamo fuori strada: la domanda vera da farsi è quali siano i limiti strutturali di funzionamento del sistema, in modo che chi si accinge a spenderci su 2.200 euro (praticamente uno stipendio, anche perché l’accessorio ve lo offrono in pacchetto inscindibile con gli allarmi di salto corsia e angolo morto nel retrovisore, tutti molto utili per fortuna) per ordinarlo come optional possa capire se ne vale la pena anche quando il sistema funziona perfettamente.
Sarebbe compito della stampa farsi questa domanda e dare la risposta e invece si è preferito solo fare dello spettacolo su YouTube, facendo vedere S60 e V60 che travolgono qualche manichino o – come ha fatto “Quattroruote” – mettendo a rischio addirittura il direttore editoriale che si è messo lui davanti all’auto, senza dimostrare sostanzialmente nulla.
Il fatto è che tutti questi test si sono svolti in una condizione irreale, cioè con il “bersaglio” fermo impalato in piena traiettoria della vettura: solo un suicida si fa investire così. Nel caso dei manichini, poi, c’è l’aggravante del materiale plastico-gommoso di cui sono fatti: non essendo rilevabile dal radar (che coopera con una telecamera) del sistema, per fare il test è necessario installarvi una sorta di riflettore di onde, che però ogni tanto – urto dopo urto – si sposta e non riflette più.
Questa, secondo la Volvo, sarebbe la ragione dei flop finora registrati. Data per buona questa spiegazione, capite perfettamente che il problema non si pone nel caso del pedone vero.
E allora arriviamo al problema vero: può il Pedestrian detection evitare i casi di investimento più frequente, cioè quelli con pedoni che sbucano all’improvviso a passo veloce da dietro un furgone in sosta, magari parlando al cellulare e girati dall’altra parte (come fa vedere la stessa Volvo nel suo video promozionale per la stampa)?
A quanti metri si accorge del problema? Funziona anche con i ciclisti, la cui sagoma in fondo è analoga a quella dei pedoni? E che succede in caso di pioggia, buio o nebbia?
Cerchiamo di dare le risposte possibili, compatibilmente col fatto che non ho a disposizione l’auto ma solo i comunicati stampa.
Sul pedone che attraversa di colpo, mistero. La Volvo lo fa vedere nel filmato promozionale e…
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