di Maurizio Caprino
Una storia da libro Cuore che viene da Mazzano, provincia di Roma: come segnala l’Anvu (associazione professionale di vigili), una vigilessa stagionale, Gisella Sciamanna, 43 anni, è stata “confermata a furor di popolo”. Assunta il 1° giugno per coprire il periodo estivo, ha chiesto la proroga del contratto. Non per soldi: lei un lavoro ce l’aveva già, in un asilo.
Ma Gisella aveva sempre avuto la passione per il servizio su strada e, una volta riuscita a svolgerlo davvero, ne aveva avuta una conferma. Così ha chiesto il prolungamento del contratto e il sindaco – pur con le immaginabili difficoltà di bilancio – ha detto sì fino a novembre.
A fargli prendere la decisione sono state anche le 250 firme di cittadini pro-Gisella. E dire che lei in soli tre mesi era riuscita a multare quasi altrettante persone. Dunque, non si può dire che i cittadini l’abbiano sostenuta per assicurarsi impunità.
Probabilmente è stata la passione con cui Gisella ha svolto il suo lavoro a farla diventare benvoluta: pare si prodighi a spiegare alla gente che cosa non va fatto e perché, ricorrendo alla multa solo quando necessario.
Insomma, un punto a favore di chi vorrebbe tanti agenti a fare prevenzione in strada e non controlli automatici. Ma Mazzano non è Roma.
Fonte: http://mauriziocaprino.blog.ilsole24ore.com/
Viva Gisella!
Un agente di polizia, una donna, una persona che, evidentemente, sa vivere con lentezza. E da questo suo vivere traggono giovamento tutti.
È vero: Mazzano, benché Romano, non è Roma. Forse – sottolineo “forse” – il vivere in provincia si concilia e predispone maggiormente con quella lentezza che avvicina gli uomini alla reciproca comprensione e al far tesoro ognuno della vita dell’altro.
Ma, insomma: c’è da auspicarsi che i cittadini di Roma, qualsiasi sia il proprio “ruolo” sulla strada, traggano esempio da quel che accade oltre i confini della città che, a volte, trattengono nevrosi e stress al proprio interno, provando a vivere con maggior lentezza, osservandosi l’un l’altro non come fanno preda e cacciatore, sbranandosi e difendendosi alternativamente, ma afferrando la vita di chi ci circonda come esempio da cui trarre crescita e serenità, non diffidenza e rabbia.