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Caraffa filtrante ed l’acqua del rubinetto: occorre stare attenti

Pubblico la sintesi dell’articolo che può essere letto integralmente cliccando sul link in calce.

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Nell’ambito della campagna informativa “Acqua di casa mia” per promuovere un consumo consapevole dell’acqua – a partire da quella del rubinetto – Coop ha deciso di vendere una caraffa col proprio marchio (ma prodotta dall’azienda leader di mercato, che ha anche una filiera che consente di riciclare i filtri in modo da non farli finire in discarica) che la rende più gradevole. La caraffa costa circa 14,9 €, cui vanno aggiunti 12,9 € per i filtri in confezione da tre.

La caraffa per depurare l’acqua di casa  già da qualche anno sta incontrando il favore dei consumatori italiani più consapevoli e attenti alle tematiche ambientali, ed è molto popolare nei blog. È molto importante, però, che venga usata correttamente, rispettando i tempi di durata dei filtri e la pulizia.

Oltre a permettere risparmiare sul costo dell’acqua in bottiglia – che in alcune zone d’Italia è scelta perché l’acqua del rubinetto sa troppo di cloro o ha altre note organolettiche sgradevoli – la caraffa filtrante offre altri vantaggi pratici ed “ecologici”: evita il trasporto di casse pesanti e l’accumulo di bottiglie di plastica o di vetro.

In Italia l’acqua del rubinetto dà, quasi ovunque, ampie garanzie di qualità. È fornita solo dalle Aziende Acquedottistiche attraverso la rete idrica, e il suo requisito fondamentale è la potabilità. La quantità di macro e micro elementi deve rientrare per legge entro un range ben definito. I controlli sono continui, e ci sono una serie di trattamenti (come la clorazione) per depurarla, che però possono condizionarne il sapore.

L’acqua del rubinetto è però controllata solo fino all’allacciamento con le case: da quel punto in poi la responsabilità dell’acqua, della gestione delle tubature e delle eventuali cisterne è dei cittadini. E questo può essere l’anello debole della sicurezza. Inoltre, anche se l’acqua è a norma, è legittimo desiderarla meno dura o meno ricca di sali o di altri elementi. Esistono vari sistemi di trattamento domestico, i depuratori casalinghi.

In generale, queste apparecchiature migliorano la potabilità attraverso microfiltrazione e sistemi a carboni attivi di origine vegetale o minerale. Riescono a trattenere molti inquinanti chimici, pesticidi, solventi industriali ed eliminare cloro e cattivi sapori. Non hanno invece effetto su batteri, nitrati e nitriti.

L’unica controindicazione è che il filtro  può diventare il supporto per la crescita di batteri, aumentando la carica microbica dell’ acqua. Per evitarlo, in alcuni casi i filtri vengono addizionati con un composto a base di argento che ha proprietà battericide.

Si tratta di metodi di “purificazione” piuttosto blandi: perché non sono in grado di eliminare contaminanti specifici e soprattutto perché l’efficienza diminuisce nel tempo con l’utilizzo. Quando il carbone attivo è esaurito, perché saturo, la caraffa non svolge alcuna azione filtrante e  non migliora la qualità dell’acqua.

Per usarle nel migliore dei modi occorre:

– Le caraffe  richiedono una corretta manutenzione e una pulizia quotidiana, con acqua calda e detersivo. Il rischio principale e di favorire la proliferazione batterica sui filtri e nella caraffa stessa, con il risultato di peggiorare la qualità dell’acqua. Per questo è consigliabile tenere la caraffa piena in frigorifero e consumare l’acqua in giornata, sostituire i filtri con la giusta frequenza.

– Le caraffe hanno filtri di dimensioni modeste e la loro efficienza è piuttosto limitata ad alcune tipologie di contaminanti.

Le caraffe non sono sistemi di filtrazione regolabili, per questa ragione possono impoverire troppo l’acqua eliminando i soluti fondamentali (calcio e magnesio) utilissimi per  il corretto funzionamento del metabolismo: sarebbe opportuno anche conoscere la “durezza” effettiva dell’acqua di casa.

Lettura integrale dell’articolo qui > Con la caraffa filtrante l’acqua del rubinetto è più attraente, ma occorre stare attenti | Il Fatto Alimentare.

Qui puoi leggere un comunicato della Brita in merito alle caraffe filtranti

2 commenti su “Caraffa filtrante ed l’acqua del rubinetto: occorre stare attenti

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Questa voce è stata pubblicata il 20 ottobre 2010 da in Ambiente & Ecologia, Consumatori & Utenti con tag , , , , .