di Maurizio Caprino
Sembra arrivato il momento della verità sulla tormentata vicenda delle multe agli stranieri. Dopo anni di proposte e insabbiamenti su una direttiva europea che consenta di “raggiungere” il trasgressore fino a casa, costringendolo a pagare la multa e a consegnare la patente se ha commesso un’infrazione che ne comporta la sospensione.
Insomma, tutte cose che oggi si riesce a fare tra mille incertezze: il risultato è garantito solo quando il trasgressore viene fermato subito.
Oggi dovrebbe essere il momento della verità perché il Consiglio euopeo dei ministri dei Trasporti esprimerà una posizione sulla strategia della Commissione per arrivare a un ulteriore dimezzamento dei morti su strada entro il 2020 e sulla proposta di direttiva per queste “multe transfrontaliere”.
Questa proposta, secondo l’Etsc, dovrebbe a pieno titolo far parte proprio della strategia decennale: il problema dell’impunità degli stranieri pare ci sia dappertutto. Magari in gradazioni diverse, ma sembra certo che l’Italia non sia l’unico Paese dove chi è straniero commette più infrazioni che in patria.
Quindi, non è solo questione di scarsità di controlli come ci siamo sempre detti noi italiani, ma anche di certezza di raggiungere chi viene colto in fallo da un apparecchio automatico.