L’articolo è disponibile solo per i Soci di Altroconsumo, per cui pubblico solo un breve riassunto:
Poca prevenzione, stili di vita sbagliati, allergia al dentista: questo il quadro scoraggiante del rapporto degli italiani con la salute di denti e gengive. Abbiamo interpellato quasi duemila italiani con un questionario ad hoc.
Il 28% degli italiani lava i denti meno di due volte al giorno, il 13% sceglie uno spazzolino con le setole dure, sconsigliato dai dentisti. Il 12% cambia lo spazzolino solo quando è completamente sformato.
I dentisti raccomandano lo spazzolino con setole medie per chi non ha problemi particolari, con quelle morbide per chi ha una particolare sensibilità alle gengive. Bisognerebbe cambiare lo spazzolino ogni 2-3 mesi e non appena le setole si sono sformate e cominciano a non essere più efficaci.
Il 32% degli italiani va dal dentista solo se ha un problema ai denti. Il che la dice tutta su quanto poco si badi alla prevenzione. La frequenza dei controlli è legata alla situazione finanziaria. Il costo delle cure del dentista è un freno per il 38% degli intervistati, che limitano le loro visite per questo motivo. Tra coloro che ci sono andati, la maggior parte ha fatto la pulizia dei denti, il 28% un’otturazione.
La salute orale passa anche attraverso una dieta sana, con pochi zuccheri. Infatti, cibi e bevande che contengono grandi quantità di zucchero sono dannosissimi per lo smalto e provocano la carie. Il 29% degli italiani mangia tutti i giorni biscotti, il 20% caramelle e altri dolciumi, il 47% beve caffè zuccherato.
La salute orale è un elemento importante del benessere psicofisico. Bisogna fare di più.
– Più campagne pubbliche di sensibilizzazione sull’importanza dell’igiene orale e di
controlli periodici. Con programmi educativi nelle scuole e nei luoghi di lavoro.
– Il Servizio sanitario nazionale dovrebbe prevedere uno screening odontoiatrico per tutti che comprenda una visita di controllo all’anno e una radiografi a per individuare le eventuali carie.
– Il Ssn dovrebbe garantire a partire da sei anni una prima visita gratuita.
– Il carico economico che limita, come abbiamo visto nella nostra inchiesta. il ricorso alle cure dentistiche dovrebbe essere alleviato sul piano fiscale.
– Si dovrebbe introdurre una voce di detrazione ad hoc per le spese odontoiatriche che vada oltre il misero 19% previsto per le spese sanitarie (con franchigia di 129,11 euro).
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