Più di qualcuno si chiede che cosa sia rimasto dietro la facciata degli spot ministeriali con Gigi Proietti sulla sicurezza stradale.
Questi “qualcuno” non sono comuni cittadini, ma persone che al ministero ci lavorano e hanno visto coi propri occhi diminuire la cosiddetta “attività ispettiva”. Sono, per esempio, i controlli sulle autoscuole, per esempio quelli che si fanno di sera per evitare che i corsi di recupero punti si facciano solo mettendo una firma sul registro presenze (e meno male che con la riforma diventerà obbligatorio fare un esame a fine corso).
Sono anche le ispezioni nelle officine abilitate alle revisioni, settore in cui la situazione generale non è molto migliorata rispetto al lassismo che avevo documentato all’inizio, nel ’98 (l’ultima notizia che ho avuto viene da Taranto ed è l’ok a un’auto uscita dalla concessionaria quattro anni prima con le gomme da 15 pollici invece dei 16 o 17 prescritti dalla carta di circolazione! eppure bastava leggere un attimo sul fianco del pneumatico!!).
Ne risentono anche le verifiche su che cosa si fa nelle agenzie di pratiche auto, le cui associazioni di categoria da anni denunciano passaggi di proprietà fasulli effettuati con l’avallo di alcuni appartenenti alla categoria (che poi inducono altri colleghi a seguire la stessa strada per sopravvivere) e con scarsi controlli di quello che dovrebbe essere il primo controllore (l’Aci, che ha sedi puntigliose e altre meno): come faremo ad attuare il divieto di intestazioni fittizie previsto dalla riforma??
Non se la passano bene nemmeno le revisioni su strada sui mezzi pesanti, fondamentali per evitare incidenti rovinosi e far entrare nella testa delle imprese e dei singoli operatori…
Continua la lettura QUI
In Italia i soldi per le cose serie non ci sono mai! Si usano i soldi anzi si gettano per opere pubbliche mai finite!!