Leggo sul Corriere le vicissitudini di questo ciclista al quale sono state contestate 3 infrazioni e relative sanzioni: 154 euro per aver «bruciato» il semaforo, altri 152 per aver imboccato una strada contromano (via Cesariano), più 39 euro perché pedalava con gli auricolari del cellulare (da codice: «Cuffiette sonore») nelle orecchie.
Ha sicuramente ragione quando afferma nell’articolo che non applicano lo stesso metro agli automobilisti, lo vediamo ogni giorno e ne scrivo continuamente, però nel contempo il ciclista non può affermare Io posso anche avere torto.
Un momento, sia chiaro: Tu hai torto. Senza scusanti.
Tra l’altro afferma di essere passato con il giallo, tuttavia al giallo ci si ferma, non si passa.
Resta il fatto che così come ciclisti e pedoni siano visti da troppi automobilisti incivili come un fastidioso intralcio, è anche vero che non se ne può più di ciclisti che, per l’appunto, vanno a zig zag senza curarsi del traffico, perchè impegnati in conversazioni telefoniche, scrittura sms (in auto oppure in bici è sempre un pericolo) od ascolto dell’mp3 in cuffia.
E’ vietato? Ed allora non fatelo, in ogni caso ne va anche della vs. sicurezza. D’altro canto non sono certo qua a fare l’avvocato difensore dell’automobilista. E’ sufficiente navigare un poco nel Blog per rendersi conto che sulle strade cerco di muovermi con buonsenso e rispetto per gli altri. Però i Diritti & i Doveri ci sono per tutti. Che ognuno faccia la sua parte.
P.S. Leggo nell’articolo che: sei punti della patente persi in un semaforo e amen, è la legge…
Ma non era stata abolita la perdita dei punti per i ciclisti?
I commenti sono chiusi.
Io sarei anche d’accordo a togliere i punti dalla patente ai ciclisti, ma quelli che la patente non ce l’hanno?