A parte il fatto che l’Ambiente (ovvero gli alberi) ringraziano per questo ulteriore spreco di carta che solo in alcune zone sarà poi riciclata, mi pongo una domanda:
Il Governo tutela i diritti dei cittadini oppure fa solo gli interessi di certe aziende?
Non perdete tempo a scrivere, la domanda era retorica, la risposta la so.
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Non bastavano le telefonate. Adesso i cittadini potranno essere inondati anche di lettere.
Il decreto sviluppo approvato il 4 maggio ha introdotto, tra le altre mille cose, la possibilità per le aziende di inviare a casa posta pubblicitaria servendosi dell’elenco del telefono come indirizzario.
Come per il marketing telefonico, l’unico modo che hanno i consumatori per evitare di essere sommersi da messaggi pubblicitari (che si aggiungono ai volantini e alle telefonate, rigorosamente a ora di cena), sarà iscrivere il proprio nome al registro pubblico delle opposizioni.
La misura varata all’inizio del mese conferisce così alle aziende il diritto di contattare chiunque non abbia negato il suo consenso. Ma le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra.
Federconsumatori e Adusbef chiedono al governo di fare un passo indietro. Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti delle associazioni, hanno definito la misura “un’operazione scandalosa e intollerabile, che va contro ogni norma di più elementare tutela della privacy”.
Quel che è peggio, però, è che, come fa notare il Crtcu, Centro di Ricerca e Tutela dei Consumatori e degli Utenti, al momento è ancora impossibile dire no alla pubblicità postale.
“Sul sito del registro, al momento, non è prevista alcuna modalità per inserire anche il proprio indirizzo postale”, scrive in una nota l’associazione.
Il Crtcu ha fatto anche sapere di essersi rivolto alla Fondazione Ugo Bordoni, che gestisce il registro delle opposizioni, ma di non avere avuto spiegazioni in merito. “Dunque per ora, il cittadino non avrà alcuna risorsa per tutelarsi dalla pubblicità postale indesiderata!”, conclude l’associazione.
Anche perché, fino a oggi, il registro non è stato perfettamente funzionante, e non ha evitato agli utenti di ricevere telefonate indesiderate.
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Mia madre è abbonata riservata totale quindi non in elenco. A rigor di logica non dovrebbero mandarle. Io non ho telefono per cui la stessa cosa.
Se le mandano per posta, mi auguro che paghino la tassa ossia il francobollo, perché se così non fosse sarebbero cazzi.
Comunque la cassetta delle lettere è privata,io su ad Allumiere mi trovavo sommersa di depliant pubblicitari per cui ho messo un cartello col divieto con scritto “no pubblicità” non lo vedevano e ne ho messo uno più grande.
All’inizio continuavano finchè non ho beccato un ragazzo che la metteva e l’ho cazziato, poi ho preso il depliant e sono andata al negozio che lo aveva mandato , ho contattato il proprietario e gli ho detto: “la prossima volta che trovo questi pezzi di carta nella mia buca delle lettere la denuncio perché è una cassetta privata ed è vietato mettere la pubblicità. Inoltre ce l’ho anche scritto sulla cassetta per cui evitiamo”
Sono mesi che non mettono più nulla. Il problema che noi su abbiamo la raccolta differenziata e devo ammucchiare tutti questi depliant, legarli e metterli sotto casa quando passano per la carta.
Può anche succedere che poi uno non vede le lettere importanti con tutta ‘sta monnezza.
Io ho detto al negoziante: “invece di sprecare soldi e carta e inchiostro abbassate i prezzi che siamo tutti più contenti”.