6 commenti su “20 gennaio 1987 – 23 ottobre 2011”

1. Francesco

   28 ottobre 2011

   

   Eh sì…

   Ora che le cerimonie dell’immediatezza sono passate e SuperSic è lì, a correre rombante sulle nuvole e a derapare in Cielo…

   … Per quanto interverrà il Tempo che a volte, come in questi casi, veste panni di amico pronto a rassicurare, aiutandoci ad affievolire il soffiare impetuoso della tristezza e a smussare gli angoli pungenti del dolore…

   … Sarà, davvero, molto molto difficile vivere il Motociclismo e i suoi Gran Premi senza il Sic e la sua presenza favolosamente e allegramente ingombrante…

   … Già a Valencia fra 10 giorni: sarà dura ricominciare.
2. Nancy

   28 ottobre 2011

   

   Marco R.I.P grande ragazzo vola fra le nuvole e non ti fermare mai nel cielo che oggi ti accoglie e sarà per sempre una pista d’amore!
3. Lory

   28 ottobre 2011

   

   Non seguo il GP..ma quel sorriso buono e sbarazzino incorniciato dalla criniera da leone rimanevano impresse…e con quell’accento genuino pesante era simpatico per forza, un’amicone di sempre, una figura sincera e familiare…
   L’altra sera a Le Iene, dopo una pubblicità hanno messo senza avvisare un blocco di qualche anno fa…dove, da sotto un casco, spuntava una folta chioma e c’era lui, in veste di presentatore assieme alla Signora Totti…mamma mia che flash: subito ho pensato che tutto questo affare fosse una montatura…mi si sono riempiti gli occhi e gonfiato lo stomaco…poi è intervenuto Fabio De Luigi…ho notato la figura diversa di Ilary e le inquadrature diverse…che magone…e che dispiacere…
   Ho visto uno spezzone del funerale ieri..che sorriso buono anche la mamma: bella gente ha dato vita a una bella persona…mi dispiace tanto anche per loro e li ammiro…romba da lì, Marco…
4. Francesco

   27 ottobre 2011

   

   La stessa sensazione che ho sempre provato… Un amico, una sorta di cuginetto minore che non c’è più. Non un idolo, non una star: ciò che Marco non era. Ma esattamente il ritratto da te tratteggiato: quel ragazzo semplice che semplice sarebbe sempre rimasto, ancor di più, molto di più di Rossi in semplicità.

   Ho sempre stimato il suo papà, il mitico baffo per le volte che lo intervistavano al paddock. Sentirlo e vederlo in questi giorni mi ha fatto una tenerezza infinita e la mia stima per lui è cresciuta, se possibile, ancora di più: una persona meravigliosa.
5. Paoblog

   27 ottobre 2011

   

   Mai successo, ma sto guardando il funerale di Marco sul Tg2, nel pc… strano a dirsi, mi sento come avessi perso un amico…

   e quello che non ha capito chi ha fatto “retorica al contrario” sul Corriere è che qui si piange l’uomo, non il pilota

   non l’idolo, non il campione, ma quello che cazzeggiava come qualsiasi 24enne, ma che sarebbe andato a vivere con Kate nella casetta (nulla di esagerato) accanto si suoi… quello che giocava a calcetto con Rossi come a scopone nel bar del paese …

   ed infatti non lo piangono solo folle di appassionati, ma anche mamme e nonne, persone normali che della MotoGP “se ne sbattono”….

   un abbraccio va alla famiglia, ai genitori come alla sorellina ed alla fidanzata Kate che hanno mostrato una forza ed una dignità nel vivere questo dolore immenso….
6. Francesco

   27 ottobre 2011

   

   Non ho altre parole se non ancora sospiri di continua incredulità…

   Una persona schietta e dolce, uno sguardo luminoso da bambino allegro…

   Questa bellissima illustrazione che immagina SuperSic Marco piegare felice sulla pista del Cielo, leggero come quel fanciullo scanzonato, simpatico, rispettoso e serio che è sempre stato: oggi l’ho messa come sfondo al monitor del Mac.

I commenti sono chiusi.