Pubblico un comunicato dell’UNC in merito alle recenti interruzioni di corrente, programmate o meno, a seguito delle abbondanti nevicate, dove chiedono maggiore attenzione verso gli utenti, DOPO il blackout.
Se non fosse che serve maggiore attenzione anche PRIMA; suggerisco la lettura della lettera ricevuta da una persona gravemente invalida e totalmente dipendente (24h/24h) da macchine elettriche per la ventilazione assistita che si è vista recapitare dall’Enel una lettera che annunciava la possibilità di temporanea sospensione della fornitura di energia elettrica.
Sospensione che, come precisa l’utente, equivale ad una condanna a morte:
Mi corre però l’obbligo di ringraziarvi per la premura che manifestate, nella raccomandata in oggetto, promettendo di avvisarmi via SMS, del distacco e del tempo di durata dello stesso. Mi chiedo, con curiosità e trepidazione, quale potrebbe essere il testo del messaggio e, fantasticando, me lo immagino così: ” Gentile Signora , la informiamo che, dalle ore 15 alle 17, rischierà di morire, per mancanza di corrente elettrica. Buona fortuna. Enel.”
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Enel tenga fede all’immagine che racconta negli spot.
E’ questa l’esortazione di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), a commento degli esiti dell’incontro che si è svolto quest’oggi tra le organizzazioni dei consumatori e l’azienda energetica sulla questione dei risarcimenti dei clienti vittime dei blackout conseguenti alle nevicate di alcuni giorni fa.
Le associazioni dei consumatori -spiega Pieraldo Isolani, responsabile per l’energia dell’UNC, che ha preso parte all’incontro- hanno chiesto ad Enel di definire in via conciliativa, adeguati risarcimenti per i gravi disagi subiti dalle famiglie e dagli altri clienti elettrici a seguito delle prolungate interruzioni di energia elettrica, ma l’azienda non ha ancora deciso se accogliere o meno le richieste delle associazioni dei consumatori.
Ci auguriamo che si possa aprire presto la trattativa, ma in caso di risposta negativa saranno intraprese le iniziative pubbliche più opportune a tutela dei diritti dei consumatori elettrici, ivi compreso il ricorso alla class action.