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Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J. Lennon)

A che cosa serve 1 chilo e mezzo di colla ai deputati?

Battuta facile: ad incollarsi alla sedia 😀

Se non fosse che leggere della dotazione di cancelleria (a nostre spese) fornita a lor signori fa girare le scatole a chi deve barcamenarsi con il bilancio familiare….

Un chilo e mezzo di colla all’anno, duemila fogli al mese, 7 milioni e mezzo di euro per la stampa degli atti parlamentari, ordini del giorno, emendamenti, interrogazioni, nonostante tutto sia reperibile su internet.

Funziona così: una volta al mese il commesso bussa alla porta di ogni deputato e consegna duemila fogli di carta intestata, sei gomme ogni tre mesi, tre da biro, tre da matita, con busta: 24mila all’anno. Mille fogli di carta bianca per le fotocopie per un totale di un milione di euro per il 2012 per “carta, cancelleria e meteriale d’ufficio”.

Nell’era in cui tutto è reperibile sul web, inoltre, in cui la posta si può mandare, anche certificata, via pc, la Camera spende 600mila euro per i francobilli.

Non solo: ogni atto parlamentare è reperibile online ma vengono spese 7 milioni e 150 mila euro per la stampa degli atti.

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D’altro canto le aziende sono obbligate ad avere la PEC (Posta Elettronica Certificata) e poi scoprire che le amministrazioni non ce l’hanno oppure non la usano oppure non funziona.Tuttavia i disservizi causati al cittadino, causa questa inefficienza, restano a suo carico…

E che dire del Ministero che aveva la necessità di spedire plichi di 500 pagine a centinaia di destinatari ed aveva pensato di inviare una mail certificata e un pdf in allegato?

Ma a dire no è arrivato il parere del Consiglio di Stato: “…. La trasmissione informatica può diventare troppo onerosa e richiedere tempi di confezionamento e lettura più lunghi» rispetto a quella «in formato cartaceo».

Meglio quindi stampare su carta e spedire 25.000.000 di pagine…