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Grok, lo snack croccante fatto con Grana Padano

un articolo di Francesca Avalle che leggo su Il Fatto Alimentare e che analizza un prodotto che abbiamo provato alcune settimane fa; come scritto da Avalle suggerisco di tenere presente che il Gusto deciso è composto al 100% da Grana Padano, mentre il Gusto classico ha ingredienti ben diversi ovvero 75% di formaggio italiano semistagionato e 25% Grana Padano.

Per quanto riguarda il prodotto è sicuramente caro se si fa riferimento al prezzo/kg., comunque sia ci è piaciuto, forse un pò troppo salato secondo me, ma non approvo la scelta relativa all’imballo nella confezione più grossa che contiene 5 porzzioni da 12 grammi, imballate separatamente. Auterà a non consumarne troppo, forse, ma aumenta l’impatto ambientale ed anche il costo finale.

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Al supermercato si trova Grok, piccole pepite di formaggio leggere e croccanti, o se preferite uno snack alternativo a base di Grana Padano, cotto al forno. 100% prodotto italiano che per ogni porzione da 12 g contiene 60 kcal.

Grok, marca creata ad hoc dai produttori di Grana Padano, non è una novità. Il prodotto è stato lanciato a fine 2009 in tre varianti, diversificate per gusto e ingredienti.

– Grok Classico, 100% formaggio italiano di cui 75% semistagionato e 25% Grana Padano

– Grok Deciso, prodotto esclusivamente con Grana Padano

-Grok Cereali, contenente 70% di Grana Padano, 25% di cereali soffiati e 5% di fibra di frumento.

Nel panorama degli snack è un prodotto alternativo rispetto agli spuntini a base di mais o patatine, da cui si differenzia per altri elementi: una porzione di 12 g non contiene carboidrati (tranne la versione con i cereali) e non vengono aggiunti grassi nelle fasi di preparazione e cottura.

Questo vuol dire che una porzione contiene solo il 6% di grassi totali mentre è ricca di proteine (fornisce 11,5% del fabbisogno giornaliero), di calcio (25% della Rda) e di fosforo (19% della Rda).

In fase di lancio Grock è stato indirizzato sia agli adulti che ai bambini come rompi digiuno alternativo, che soddisfa soprattutto la componente edonista.

Per quanto riguarda il prezzo, pur rimanendo impressionati dal valore al chilo (50 euro), la bustina singola da 12 g è del tutto abbordabile: la confezione costa 60 centesimi.

Un punto critico è rappresentato dalla scarsa leggibilità delle diciture su ingredienti e valori nutrizionali posizionate nella parte posteriore della busta. I caratteri tipografici sono piuttosto piccoli anche perché le indicazioni sono presentate in 5 lingue: probabilmente per un interesse al mercato estero.

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Questa voce è stata pubblicata il 13 aprile 2012 da in Alimentazione, Cucina & Ristoranti, Consumatori & Utenti, Leggo & Pubblico con tag , , .